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"LA STELLA DEL DIAVOLO"
Vacanze al mare con Harry quest’anno. Jeans, maglietta e rigorosamente Doc Marten’s ai piedi, tanto per non far abbronzare qualche lembo di pelle nordica di troppo. Poche chiacchiere, ma come sempre una compagnia piacevole.
“La stella del diavolo” , terzo libro di Jo Nesbo dedicato al suo turbolento commissario Harry Hole, inizia con l’estate e il caldo. Gran parte della centrale di polizia è in ferie, il tempo passa lento ed apatico.
Fin quando arriva una chiamata. A causa di alcune gocce di sangue gocciolate nel sugo dal soffitto, una coppia si è accorta che al piano superiore, la loro vicina di casa è stata uccisa.
Harry Hole, sottratto ai fumi dell’alcol sempre più avidi, si ritrova sulla scena del crimine insieme all’odiato Tom Waaler, collega e suo antagonista. Hole non ha alcun desiderio di partecipare alle indagini, sapendo che sul tavolo del capo lo aspetta una lettera di licenziamento già redatta, a cui manca solo la sua firma.
Evidentemente il suo ultimo, intossicante periodo, in cui ha toccato il fondo, lasciato da Rachel e tormentato dall’ossessione per la morte di Ellen, non è passato inosservato ai piani alti e non basta più la mano di Moeller a salvarlo.
Nonostante questo, il segugio che è in lui non può fingere, le sue antenne stanno già captando tutto della scena del delitto: una donna, uccisa da un colpo di pistola, un dito mozzato, un diamante rosso a forma di stella sotto una palpebra.
A questo omicidio ne seguono poi altri, stesse modalità, stessi particolari.
Tutto fa pensare ad un serial killer e chi meglio di lui, può seguirne le tracce?
Quelli che sembrano i suoi ultimi passi da commissario, si trasformano in una danza vorticosa, che lo trascina in un turbinio di realtà che non sono quello che appaiono, un teatrino costruito ad arte per lui e per chiunque si soffermi a guardare.
Lui, fragile come mai prima si lascerà tentare da quello che combatte, o forse sarà anche questa un’abile messinscena mirata solo a liberarsi una volta per tutte dei fantasmi che lo assillano?
Brillante, coinvolgente, emozionante come sempre, Jo Nesbo non lascia mai insoddisfatti.
Uno stile che ti incolla gli occhi alle pagine e ti fa subito salire l’acquolina in bocca per averne un altro e un altro ancora. Un terzo episodio dal massimo dei voti, sia per l’indagine appassionante, sia per lo snodo fondamentale nella storia di Harry Hole.
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Commenti
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poi neanche volendo potrei fare la nordic-punkettona..ho la pelle che si abbronza al solo pensiero del sole!Figurati, in quel caso bisogna mantenere un colorito latteo!
Mi sa proprio che hai ragione!E' che ha saputo creare un personaggio che in qualche modo fa "affezionare", pure se non è proprio il termine adatto..
Devo dire che, comunque, hanno un loro fascino (nell'ambito nordico ovviamente, non su una spiaggia assolata!).
Si, sono molto affascinanti, anche i loro rispettivi maschili, ovviamente con la giusta ambientazione! :)
Però vedi, lo immaginavo, rosse e un po' nordiche! :) ahahah
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Ho come l'impressione che il vecchio Jo stia generando una specie di culto nei suoi confronti.
Pure io ne faccio parte, ovviamente!