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Un legal thriller da tre milioni di dollari
C’è ben altro respiro nei gialli di Grisham rispetto ai romanzi del prolifico Patterson. Nei legal thriller di Grisham, il cinquantasettenne ex avvocato penalista e noto politico del Massachussets, ci sono trame ben congegnate, uno studio accurato della psicologia dei personaggi e vicende che molto s’avvicinano alla realtà della tumultuosa vita di ogni giorno. Nulla è banale e scontato. Il lettore viene condotto per mano alla soluzione degli enigmi, senza sensazionalismi da film di serie B, senza il gusto pacchiano di continui colpi di scena : tutto è ragionato, tutto ha un suo senso. Emerge la profonda conoscenza da parte dell’Autore delle procedure legali, con accurate disamine delle situazioni e dei procedimenti : anche se talora la narrazione eccede in particolari troppo specialistici, gli eventi che si succedono non inducono mai alla noia, ma si dimostrano sempre parte integrante e interessante di un talora complesso e intricato impianto narrativo. Ne “La convocazione” un vecchio e stimato avvocato convoca per lettera i due figli per comunicazioni urgenti : il primo figlio che arriva trova il padre morto ed una lettera testamentaria. E’ sconvolto però dal ritrovamento casuale di scatoloni contenenti tre milioni di dollari in banconote, non citati nel testamento. Se ne appropria senza mettere al corrente del fatto il fratello : di qui, una serie emozionante di vicende sino al vero e proprio colpo di scena finale, imprevisto e imprevedibile. Il denaro induce a commettere follie, ma alla fine tutto sembra riaggiustarsi in un rinnovato accordo tra i due fratelli. Ritmo serrato, lettura piacevole, caratteri ben delineati : Grisham è un maestro e non si smentisce mai.