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Comicamente Maigret
Chi e‘ veramente Emile Gallet ? Per ora un cadavere. Un uomo trovato a terra in una stanza d’albergo ucciso da un colpo di pistola e da una coltellata. Il dovere chiama, Maigret arriva.
Il commissario burbero e gentiluomo, le spalle larghe e lo sguardo inquisitore.
Il commissario che non sbaglia mai un colpo e la sera torna sempre a casa da sua moglie.
Lontano dal via vai parigino dove di solito colloca i suoi romanzi, l’ambientazione campagnola e’ un piacevole diversivo in questo breve romanzo. Un assassinio, una personalita’ emergente completamente sconosciuta ai famigliari della vittima , ecco Maigret che deve valutare ogni singolo indizio, brancolando nel buio talvolta, avendo brillanti intuizioni in altre occasioni.
Immancabili le sue passeggiate fitte di pensieri piu’ che di passi e nella calura estiva, il commissario risolvera’ l’ennesimo caso con un finale che oltre a promuoverlo un ottimo investigatore, convalidera’ ancora una volta il buon cuore di quest’uomo.
Particolarmente buffo questo romanzo, sara’ per la presenza di numerosi punti esclamativi piazzati nel posto giusto al momento giusto, sara’ per alcuni siparietti – forse – involontariamente esilaranti, decisamente un giallo classico retro’ lontano mille miglia dagli scenari al cardiopalma cui siamo abituati dagli scrittori contemporanei, qui osserviamo un uomo arguto e semplice alle prese con un’indagine fatta di cervello e deduzione.
Che inforca una piccola bicicletta e si muove accaldato nella campagna francese, tra un telegramma e l’altro, sfidando una borghesia di nicchia che oppone astiosa le sue arie di nobile decaduta .
Buona lettura.
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Commenti
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Maigret mi affascina assai :D
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