Dettagli Recensione
Lui che non voleva cambiare
Sono appena tornata da un lungo viaggio.
Dove ? Stati Uniti d'America.
Ma quel che conta non e' tanto il dove, quanto il quando. Sono stata nel 1958.
Ho seguito Jake, scendendo gli scalini nella buca del coniglio nel ristorante di Al.
Mi sono levata questi vestiti da nuovo millennio, ho indossato un abito di cotone a fiori, un golfino rosa a coprirmi le spalle. Mi sono raccolta i capelli in una coda di cavallo ed ho ballato uno swing pazzesco sulle note di IN THE MOOD. Sono stata a New Orleans e in una cantina intrisa di fumo ho ascoltato un formidabile jazz : un uomo in bretelle , il suo sax, tutto il resto magia di dita e fiato.
Avevo bisogno del bagno. C'erano due porte ed un cartello.
Sulla prima porta ho letto : uomini. Sulla seconda porta ho letto : ragazze.
Sul cartello che con una freccia indicava un rigagnolo ricoperto di ortica selvatica ho letto : negri.
1958,1962. Il Texas, le trivelle, la puzza di gas nell'aria, il corteo presidenziale.
Se tu avessi la macchina del tempo, accetteresti di cambiare il corso della storia ?
Stephen King, alle spalle l'horror cui ci ha abituato in tanti suoi romanzi scrive un libro in cui suspance, avventura e romanticismo si fondono magistralmente mantenendo vividi i loro singoli connotati .
Mi spiego: questo non e' il caso del "di tutto un pochino". Qui e' il caso del "tutto scritto e approfondito veramente bene".
Ottocento pagine per imbrigliare la macchina del tempo, salvare Kennedy e cambiare la storia.
Ci voleva tanto ? Direte voi. E se il passato, se LUI non volesse cambiare ? Vi chiedo io.
Insomma, si puo' o non si puo' ? "Non lo so, non lo so. Io credo solo nell'amore".
Come on zuccherino, vieni con me a scoprirlo nella buca del coniglio...
Buona lettura.
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Commenti
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Tranquilla Petra, questo non fa paura !
Gran libro...gran recensione :)
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