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FOLLIA E' AMORE?
Mc Grath non mi ha delusa nemmeno questa volta.
E’ un libro difficile da digerire, oserei dire scomodo, impegna il lettore ad una riflessione profonda, utile per una completa definizione dei personaggi,ma utile anche per la vita; eh già! Proprio così, dal canto mio l’autore ha la capacità di sondare profondamente i recessi della mente umana, tanto da riuscire a fare leva anche su piccole o grandi nostre caratteristiche, legate ai sentimenti, al rapportarsi in famiglia….
Dipinge una coppia come tante, della medio, alta borghesia con un figlio di 10 anni, un marito che come professione fa lo psichiatra criminale ed una moglie che lo segue nel suo nuovo trasferimento, indice di un prossimo ruolo professionale più importante.
Il rapporto tra i due è germogliato, ma dopo anni di convivenza si è avvizzito e stabilizzato su una sorta di convivenza e quotidianità pacifica e piatta. Nessuno si aspetta sorprese dall’altro,lui, Max Raphael ,uomo dedito al lavoro, silenzioso,malinconico, molto dipendente ancora dalla figura materna,che risulta essere ingombrante ed invadente anche per il potere che esercita economicamente sulla famiglia del figlio; lei, Stella Raphael,donna intelligente, posata, molto bella, che incarna perfettamente il ruolo di moglie e padrona di casa, che ha però dentro sé una grande solitudine e frustrazione che non la rendono una donna appagata; l’altro, Edgar Stark paziente della Clinica uxoricida e artista di aspetto imponente, istintivo, quasi animalesco, che in regime di semilibertà Max ingaggia per la rimessa a nuovo della serra.
E’ in questo frangente che i due si conoscono, si studiano, si annusano mi verrebbe da dire, e crudo e spietato scoppia un sentimento forte e distruttivo che Stella definisce amore.
La storia è narrata da Peter Cleave, maturo psichiatra della Clinica che ha in cura Edgar e frequenta assiduamente la coppia Max-Stella, in amicizia… Una sorta di burattinaio, o anche di un entomologo che viene informato della frequentazione tra paziente e moglie del Collega, ma non interviene, si nutre quasi di questa storia con curiosità e aspettativa, commettendo gravissimi errori di valutazione che porteranno ad un epilogo inaspettato e duro da accettare anche per lui stesso.
Questo libro parla di amore? Amore tra coniugi, tra amanti, filiale, sicuramente sì; parla anche della possibilità che questo sentimento forte e puro possa assumere connotazioni malate quali l’ossessione e la vera patologia.
E’ un libro che parla di follia? Anche….
La domanda forse più esatta è dove rimane il confine tra le due. O forse dovrei citare un testo di una canzone di Povia che dice testualmente: “ Evviva i pazzi che hanno capito cos’è l’amore.”
Riflettete anche voi…….
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