Dettagli Recensione
Molto bello, ma non il migliore
Glenn Cooper è riuscito a sfruttare un punto che secondo me è fondamentale per chi si cimenta nella lettura di un libro: la riflessione.
Ciò che a un certo punto il lettore si chiede, leggendo questa storia, è... "Ma che farei io, se fossi al loro posto?"
Gli abitanti della Terra si trovano catapultati in un destino che non stavano cercando: hanno l'occasione di vivere delle esperienze premorte e di rivedere i parenti defunti, salutarli, parlare con loro... per un breve periodo di tempo.
Che succede se si decide di intraprendere questo viaggio? Chi accetterebbe di farlo, con tutti i rischi che comporta? E cosa succederebbe dopo? Queste esperienze premorte significano che Dio e l'aldilà esistono?
Sono tutte domande che chi è dentro il romanzo finisce per porsi, e ognuno ha delle reazioni diverse.
Non è il miglior lavoro di Glenn Cooper. Mi piaceva di più quando faceva quei "viaggi nel tempo" e andava a ripescare i personaggi storici qui e lì. Tuttavia, il libro mi è piaciuto moltissimo e ho apprezzato che l'autore abbia (volutamente, da come dichiara in un'intervista) riservato maggior spazio all'antagonista. Il lettore riesce a comprendere meglio la mente perversa e il pensiero contorto del personaggio che compie le azioni "cattive" in questo caso.
In conclusione, se volete cimentarvi nella lettura dei romanzi di Glenn Cooper, questo è da leggere, tuttavia sarebbe meglio iniziare dagli altri, quelli un po' meno recenti.