Dettagli Recensione
LO SPALATORE DI NUVOLE TRA REALTA' E LEGGENDA
“... ci hai visti. Adamsberg con il suo inaccessibile vagare. Danglard con la sua immensa erudizione, che corre dietro al commissario per impedire alla nave di colare a picco in alto mare. Noël, al limite della brutalità ottusa e orfano. Lamarre, così goffo che stenta a guardare gli altri. Kernokian, che ha paura del buio e dei microbi. Voisonet, un tir che si rintana nella zoologia non appena gli si voltano le spalle. Justin, meticoloso, scrupoloso fino all'immobilismo. Adamsberg continua a non ficcarsi in testa chi è Voisonet e chi è Justin, confonde sempre i due nomi e loro non si offendono, né l'uno, né l'altro. Froissy, immersa nel cibo e nei dispiaceri. Estalère, il devoto. Mercadet, un genio dei numeri che lotta contro il sonno. Mordent, adepto del tragico, che ha cinquecento volumi di favole e leggende. Io (Retancourt), grossa mucca polivalente della squadra...”.
Certo che leggendo queste poche righe pare di essere di fronte a un gruppo di disperati, invece no... questi originali personaggi sono scaturiti dalla penna di Fred Vargas e ci accompagnano nella quinta avventura della squadra dell'Anticrimine di cui fanno parte.
Ripresosi dalla brutta avventura vissuta in Quebec, il commissario Adamsberg si ritrova con un anello al dito, un marmocchio da accudire e una giovane donzella da vigilare per evitare ripercussioni dal precedente caso.... ma è possibile che il nostro spalatore di nuvole si sia impegnato per la vita?? E il “Nuovo”, con quei capelli rossi che sembrano meches innaturali, centra qualcosa col suo passato o è solo un ricordo sfocato e distorto? La monaca fantasma Clarissa disturberà le sue notti nella nuova casa o è solo una leggenda? Il morso di ragno lascerà finalmente in pace il braccio del povero Lucio?
Mentre Adamsberg sarà impegnato a cercare una risposta a queste domande, dovrà anche affrontare nell'ordine: l'omicidio di due giovani, ritrovati morti in due vicoli diversi della città; la profanazione inspiegabile di due cadaveri; un ritorno al crimine di un'infermiera letale, che ha disseminato cadaveri un po' ovunque alla disperata ricerca degli ingredienti necessari per un intruglio che le assicuri giovinezza e salute; l'uccisione brutale di tre cervi nei boschi limitrofi; l'aggressione di Veyrenc da parte di due ragazzini venuti direttamente dal passato comune; la misteriosa scomparsa del tenente Retancourt (ritrovata grazie a un fiuto felino di tutto rispetto!).
Toglietevi dalla testa di avere davanti un “normale” giallo, uno di quelli con un colpevole che si aggira indisturbato mietendo vittime a non finire, mentre la squadra di polizia brancola nel buio, indagando alla disperata ricerca di indizi che possano portarla alla risoluzione del caso. Qui infatti c'è molto di più di tutto questo: ci troviamo immersi infatti nella solita surreale atmosfera che caratterizza i romanzi “vargasiani”.
Il finale è sempre inaspettato, lascia a bocca aperta il lettore, fuorviato nel corso del libro dalla possibilità di poter arrivare a capire chi sia il colpevole; i dialoghi tra i personaggi e le descrizioni dei luoghi sono talmente leggeri, piacevoli e scorrevoli da far divorare pagine su pagine.
Insomma la scrittrice non delude nemmeno questa volta, inventandosi un giallo che non risulterà banale agli amanti del genere!
“La boria dei potenti devasta la Giustizia, e tramuta in un servo chi dovrebbe servirla.
La Repubblica langue, vacilla sull'abisso, chi la uccide ha le mani sporche d'ogni delitto”.
Indicazioni utili
Commenti
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Ordina
|
ciao Vale!!!
4 risultati - visualizzati 1 - 4 |
Non è affascinante Veyrenc? :))
Bella bella recensione!!! :)