Dettagli Recensione
Una Luna fin troppo fredda
Lo stile di J. Deaver non cambia. E' quello di colui che è considerato tutt'oggi il padre del thriller e non si discute. Sul contenuto e sulla piacevolezza invece, ci sarebbe da farlo. Nello stesso romanzo si intrecciano, a differenza de "Il collezionista di ossa" (il vero capolavoro dell'americano), varie storie, alcune molto coinvolgenti, altre che varcano il limite del'eccesso. La storia dell'Orologiaio, come il caso di corruzione nel distretto di polizia, presi entrambi di per sè da soli, sono molto intriganti. Quando vengono coinvolti la guerra in Iraq e l'attività terroristica, l'ìntreccio pecca in credibilità e l'Orologiaio (alias Gerard Duncan, o Vespasian Hale) diviene un personaggio in parte fittizio e costruito. Se l'autore si fosse attenuto di più alla trama iniziale, allora forse ci saremmo trovati di fronte ad un nuovo capolavoro mondiale. Ma questo è sempre la mia opinione.