Dettagli Recensione
Piccoli mostri crescono
Venticinque anni dopo il lettore ha la possibilità di vedere come si svolgono le vite di Clay, Julian, Rip, Blair e altri protagonisti del bel romanzo "Meno di zero". Di solito si ricorre al luogo comune secondo cui il sequel è sempre e immancabilmente peggiore del prequel, ma questo è uno dei rari casi in cui il seguito batte l'originale. Questo "Imperial bedrooms" è scritto molto meglio perchè Ellis è ora un autore molto più maturo ed esperto del 21enne che era un tempo. La lettura è piacevole e scorrevole. E' un romanzo molto più omogeneo di "Meno di zero" e non si ha quasi mai l'impressione di stare leggendo qualcosa di superfluo e fuori tema perchè Ellis è diventato, in questi venticinque anni, uno degli scrittori più divertenti e interessanti. Il registro cambia spesso: si passa dal grottesco, all'horror con alcuni ammiccamenti allo stile del bel "American Psycho".
Per concludere, se siete lettori bigotti e superficiali lasciate perdere Ellis perchè rischiereste di riconoscervi troppo nei personaggi che l'autore americano sbeffeggia e ridicolizza volutamente. E non date retta agli analfabeti che vi sconsigliano questo romanzo.