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Il bagliore di una lucciola
Ormai sono nel pieno di questa saga. Mi ci sono buttata a capofitto, continuo senza fermarmi e non torno più indietro. Perchè la adoro. La amo. La venero.
Questo qui presente volume è il quarto della serie della Confraternita del Pugnale Nero.
Dopo vampiri su vampiri, questa volta il protagonista è un umano: l'ex poliziotto Brian O'Neal (per gli amici "Butch") che, dopo essersi imbattuto per una serie di strane circostanze (narrate nel primo volume) nella Confraternita e nel mondo dei vampiri, ha abbandonato il mondo in cui ha sempre vissuto per seguire questi muscolosi succhiasangue per la difesa della loro razza, costantemente minacciata dalla Lessening Society.
In "Senso" si parla della sua storia d'amore con Marissa, una vampira appartenente all'aristocrazia, di cui s'innamora perdutamente a prima vista, ricambiato.
Fin dal primo libro della saga si assiste al loro amore che mi piace paragonare al bagliore di una lucciola: si accende e si spegne in continuazione ma non scompare mai.
E mi fa anche venire in mente una delle frasi più belle del poeta latino Catullo: "Se il sole tramonta, può tornare".
Perchè le difficoltà non sono poche tra i due: la diversità della razza d'appartenenza, il ceto sociale, le loro personalità contrastanti ma profondamente unite, fraintendimenti, separazioni....
Più che la loro storia d'amore (comunque intensa e molto dolce), ho apprezzato le loro storie individuali di formazione.
Marissa, infatti, viene evitata e rifutata dall'aristocrazia dei vampiri per il semplice fatto di essersi separata da Wrath, il re dei vampiri, e vista come una reietta e un'esclusa, ma in questo romanzo riesce a diventare una persona molto più forte, sicura, indipendente e ad affermarsi vincendo le proprie debolezze e l'opinione altrui.
Butch, invece, affronta il proprio passato costituito da violenze familiari, maltrattamenti, dissolutezza e sensi di colpa per guardare al futuro, trovando finalmente la propria strada al fianco dell'amore della sua vita.
Gli amori a prima vista, come quello fra Butch e Marissa, mi fanno sempre venire l'orticaria per il semplice fatto che sono l'irrealtà in persona, e si verificano una volta su un milione sulla Terra, e sempre e comunque in fiabe, romanzi e nelle fantasie mentali di persone sfortunate in amore. Le eccezioni sono assai rare.
A parte ciò, i miei migliori applausi a quella dea di J.R. Ward per tutti i numerosi colpi di scena inseriti in "Senso", per la sua splendida gestazione di un intreccio che diventa sempre più intenso e complesso e per la sua grande capacità di dare perfettamente vita ad ogni singolo personaggio, protagonisti o meno che siano. E'perciò inevitabile trovarsi inseriti in un mondo magistralmente creato da un'abile mente e da mani esperte, lontano anni luce dalla realtà terrena.
Più si va avanti, più i libri diventano belli e non si vede l'ora di leggere i seguiti...
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Commenti
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E hai ragione per la condivisione =D
PS. John forever.!!!
oddio mi sembra di essere di nuovo a scuola!
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