Dettagli Recensione
Chiedimelo tra dieci anni, dottore.
Pienamente soddisfatta, di nuovo.
Un romanzo forte e profondamente psichiatrico ma allo stesso stempo scandito dal peculiare ritmo della penna di Mc Grath.
Con quel suo stile che blocca la storia a mezz’aria senza permetterle di raggiungere il massimo dell’emotivita’, ma senza nemmeno economizzare sull’intreccio psicologico e sul profondo, sensato legame che cementa i personaggi e gli avvenimenti del racconto.
L’autore ha la capacita’ di rendere patologico tutto cio’ che scrive , lasciandoci la sensazione di osservare la storia quasi fosse filtrata dalle maglie moderatamente larghe della trama di cotone del camice bianco di un medico.
TRAUMA il titolo, traumi condiscono pesantemente questo romanzo, ne sono il lievito ed il sale, fondamenta e guarnizione.
Il sesso e’ sempre presente ma anche qui filtrato, non particolarmente esplicito, psichiatrico anche quello. L’adulterio e’ tanto frequente quanto insensato, mi spiego, ci si aspetterebbe una motivazione sentimentale, invece sembra sempre che tutto sia accidentalmente pianificato.
Cosa scrivo mi direte ? O e’ accidentale , o e’ pianificato…
No. Mc Grath e’ entrambi contemporaneamente. Il perche’ lo scoprirete solo leggendo .
L’amore, le confidenze , la famiglia, il sesso appunto , ogni elemento ha qualcosa di innaturale, di forzato, quasi non fine a se stesso ma ad un disegno preciso. Disegno di chi ?
Quanto i nostri traumi possono modificare la nostra personalita' ?
Quanto ci ritroviamo ad essere cio’ che il nostro inconscio ci costringe ad essere per superare un trauma subìto, che sia esso affiorato o ancora profondamente represso ?
Sullo sfondo, la guerra del Vietnam e quei ragazzi che se tornarono, lo fecero tragicamente cambiati. Profondamente annientati dall’orrore inflitto, dall’orrore vissuto.
Buona lettura.
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Commenti
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Brava Cub! è bello rimanere soddisfatti delle proprie letture!
Poi se ti piace voglio osare con te, ho un Mc Grath da consigliarti di quelli non demenziali, DI PIU' ;D
Si Eva, effettivamente. Ma non e' un adulterio fastidioso, e' troppo patologico per essere fastidioso.
Ci sono scrittori che mi infastidiscono parlando di adulterio. Con Mc Grath e Simenon invece, leggo volentieri anche quello.
E io ricomincio con l'astinenza da Mc Grath... Si salvi chi può!
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