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VAMPIRA O SEMPLICE ASSASSINA ?
Patito come sono - chiaramente a livello letterario - di vampirismo , atmosfere gotiche e se vogliamo anche di un certo esoterismo, e dopo aver letto la saga de “I diari della famiglia Dracula” di Jeanne Kalogridis ,vi potete immaginare il mio disappunto sin dalle prime pagine della lettura de “La Contessa Nera”. In effetti l’intero libro non è altro che una ricostruzione , seppur in parte romanzata credo, della vita reale della contessa Elizabeth …… anzi Erzsébet Báthory , usando il suo nome nella sua lingua natale. Certo, sin dall’inizio la delusione è stata grande perché pensavo che, da un momento all’altro la donna tutta d’un pezzo interprete delle vicende , si trasformasse in un feroce vampiro, o che al limite si facesse spuntare qualche canino per azzannare le sue giovani prede e fare un bagno purificatore nel loro sangue. Niente di tutto ciò; si assiste semplicemente alla vita di una nobile ungherese che nel XVII secolo, dovette essere madre , moglie ed amante per poter assolvere nel migliore dei modi a quell’incarico naturale che Dio conferisce alla nobiltà. E la contessa era consapevole che per mantenere titoli nobiliari, privilegi, terre, ricchezze e sistemare al meglio i propri figli , doveva circondarsi di poche persone fidate, non abbassare mai la guardia ed esercitare un feroce controllo militare su tutto ciò che le gira intorno e ciò poteva essere ottenuto, non facendosi rispettare, bensì facendosi temere…….e così fu. A farne le spese , secondo la scrittrice e anche secondo le leggende più inverosimili , furono soprattutto le servitrici che accorrevano a lavorare al suo castello, finché un giorno , dopo l’ennesimo avvertimento non rispettato, la contessa venne imprigionata in una cella della torre del castello di Csejthe, laddove era nata, ad opera del suo ultimo facoltoso amante Thurzó. Senz’altro l’autrice del romanzo , concorre a mitigare ed in qualche modo perfino a giustificare le accuse rivolte nei confronti di quella donna che tuttavia la storia ha già “promosso” come la prima serial killer donna della storia dell’umanità. L’autrice del libro in questo senso , si muove con precisione scientifica e con dovizia di particolari spezza una lancia a favore della cosi detta “Contessa sanguinaria” o “Contessa nera”. Il suo risultato è comunque assai interessante ed apprezzabile e credo che celato nelle pagine del libro, si nasconda il forte messaggio dell’autrice che rivendica così la verità storica a scapito di qualsiasi scelta o suggestione inverosimile : “Ecco come una semplice assassina sia diventata una vampira sanguinaria attraverso secoli di invenzioni e menzogne”. Bel romanzo, consigliato agli amanti del genere.
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