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LA PERICOLOSITA' DEL PREGIUDIZIO
Ho letto questo libro nelle notti del terremoto. Avevo bisogno di una lettura avvolgente, che mi prendesse a tal punto da farmi scordare le scosse appena sentite e l'ansia per quelle imprevedibili future. Così, sistemata vicino alla porta d'uscita, scivolavo nelle pagine del romanzo, vivevo piano piano l'inizio dell'amore adolescenziale dell'americano Ishmael e della giapponesina Hatsue, entravo nel terrore vissuto dai giapponesi in terra americana dopo l'attacco di Pearl Harbor (risolto con l'allontanamento dei giapponesi dall'isola in cui era cresciuto il loro amore), soffrivo per l'ingiustizia e la casualità delle cose fino a rabbrividire leggendo di come Hatsue e sua madre dovevano vivere nel campo riservato ai giapponesi... Gutterson è bravissimo a spiegare stati d'animo e situazioni, al punto da far comprendere al lettore, per vie parallele, le varie evoluzioni che i personaggi compiono durante i loro percorsi di vita. Con un amore così bello e così sincero, un amore che mai avrebbero voluto spezzare... non basta la loro volontà per farlo continuare, per farlo vivere... Lei sposerà Kabuo, giapponese, e lui non si legherà a nessuna, perchè il suo cuore è già occupato. Ma l'apoteosi del libro, il senso della pericolosità dei pregiudizi e dei rancori, si ha con la descrizione del processo a Kabuo, che viene accusato per la morte di un pescatore americano, Carl Heine. Qui Gutterson è formidabile nei dialoghi e nelle prove a favore e a discapito dell'imputato, sceneggiando la storia in modo da far sì che anche chi legge non sappia, subito, se questi è o meno colpevole. Poi la verità si dipana, e la verità può essere una sola... ma c'è un solo uomo che la sa, e quell'uomo potrebbe avere la donna che da tanto ama tutta per sè, se la tenesse nascosta. Cosa sceglierà? Ovviamente non lo dirò, ma vi anticipo solo che l'ultima parte del libro è uno dei capitoli più intensi e emozionanti che abbia mai letto.