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AMNESIA
Anche in questo libro Grangè rispetta la sua caratteristica principale e cioè quella di dare alla luce sempre nuovi personaggi, senza mai collegare un romanzo al precedente, come invece fanno molti autori di questo genere.
Sarebbe forse più semplice per lui sfruttare la notorietà di qualche personaggio preso da qualche suo precedente lavoro, ma evidentemente lo scrittore francese preferisce dare ogni volta “nuova linfa” alle proprie storie.
“Amnesia”, come è facile intuirlo dal titolo, è un thriller psicologico che come trama di base non ha niente di nuovo, se non lo stile e la classe del suo autore.
Il personaggio principale è sicuramente “il viaggiatore senza bagaglio”. Definizione molto appropriata in quanto è veramente difficile dare un nome a questa figura. Soffre infatti di un disturbo mentale, che ogni pochi mesi lo farà ripartire da capo con una nuova identità, senza più avere ricordi della precedente vita. Con l’aiuto di una giovane e nervosissima poliziotta, dovrà risalire a tutte le precedenti identità fino al arrivare a quella iniziale per capire chi è veramente. Questa spasmodica ricerca dovrà anche chiarire la sua estraneità alla scia di omicidi che sembrano collegati in qualche modo proprio a lui. Il gioco si farà sempre più duro, con una serie di inseguimenti, un pò troppo fortunosi, fino ad arrivare alla “stretta finale” dove anche lui farà fatica a metabolizzare la sua scoperta.
La storia è molto avvincente e la tecnica di scrittura da vero maestro. Quello che forse può spaventare qualche lettore è l’eccessiva lunghezza del thriller. (752 pag.) Si poteva tranquillamente diminuire questo numero di pagine, senza togliere nulla allo svolgimento della storia.