Dettagli Recensione
Una vittima innocente trasformata in carnefice...
Un libro che evidenzia l'orrore della guerra, delle privazioni e delle problematiche che può scatenare la sopravvivenza.
Il piccolo Hannibal, rimasto vittima di uomini feroci e senza scrupoli che gli uccidono la sorella, facendone cibo per sopravvivere, cresce in un orfanotrofio della Russia, portandosi nel cuore i traumi e il dolore dell'esperienze vissute.. Lo zio lo raggiunge infine, portandolo a vivere con sè a Parigi e con le cure affettuose della zia, riprende a condurre una vita piacevole e degna di essere vissuta.
Ma il passato non si cancella e quel cuore ferito, inorridito da memorie che ancora lo tormentano con gli incubi notturni, deciderà di mettere fine ai suoi ricordi dolorosi e compiere una giustizia sommaria su coloro che gli hanno ucciso la sorella.
Da vittima diventerà carnefice.
Un serial killer spietato e feroce, ma in un certo qual modo scusabile, almeno dal lato umano per via dei suoi trascorsi infantili.
I sentimenti che mi ha suscitato, infatti sono quelli della compassione.
Molto suggestiva la trasposizione cinematografica.
Consiglio questo libro agli amanti del genere horror, fatta esclusione per i soggetti ipersensibili, che credo non sia il caso di coinvolgere in questa lettura in alcune parti un po' troppo truculenta.
Non a tutti piacciono le scene di cannibalismo...quindi..
Per tutti gli altri, un augurio di buona lettura.
Saluti.
Ginseng666
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