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I secondi saranno primi
Questo è il terzo romanzo della saga della "Confraternita del pugnale nero" nonchè uno dei più amati e preferiti dai fan della serie. I due protagonisti stavolta sono Zsadist e Bella.
Zsadist è un guerriero molto forte e considerato da tutti senz'anima, spietato e pericoloso, incapace di provare alcun sentimento a causa del suo passato che l'ha reso tale: un passato da schiavo, costituito da secoli di terribili violenze fisiche, sessuali e psicologiche.
Tutto cambierà quando Zsadist incontrerà la prima donna che si sia mai innamorata di lui: la vampira Bella, un personaggio forte, ribelle, determinato e molto coraggioso che ho ammirato tantissimo.
Non metto in dubbio che questo libro sia uno dei più belli e forse il più profondo della serie, eppure ci sono un bel po'di cose che non ho apprezzato rispetto ai primi due volumi.
Ho già parlato della splendida e magnifica capacità della Ward di descrivere e narrare perfettamente le situazioni dei personaggi secondari creando un ottimo senso dell'insieme, e anche qui c'è stato ma in maniera soffocante: a mio parere tutte le altre presenze hanno "calpestato" la dolce e toccante storia d'amore di Zsadist e Bella, relegandoli in secondo piano. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che l'inizio della loro relazione è stato narrato in gran parte nel secondo romanzo della saga.
Altra cosa che mi ha deluso: nonostante in questa vicenda Zsadist riveli il vero se stesso in tutta la sua sensibilità, che avrebbe mostrato fin da subito se non fosse stato per le sue disgrazie, ai miei occhi ha perduto un briciolo del suo fascino oscuro e tenebroso, comportandosi in maniera inspiegabilmente lunatica passando spesso da atteggiamenti da principe azzurro nei confronti della sua amata ad un totale menefreghismo. Capisco che stesse affrontando emozioni mai provate prima e momenti di difficoltà, però avrei gradito un po'più di coerenza da parte sua.
Invece ho adorato tantissimo l'intenso rapporto fraterno tra i gemelli Zsadist e Phury: un amore fortissimo segnato da sacrifici, dolore e tanta sofferenza, ma indissolubile e pieno d'affetto e sostegno reciproco.
E'bello. Molto bello, però il mio preferito della saga per il momento rimane "Quasi tenebra", per il semplice fatto che mi sono immedisimata perfettamente nella sua dolcissima e profonda storia d'amore, nonchè nell'introversa e insicura protagonista che mi somiglia in tutto.
Se l'amore di questo libro non fosse stato così compresso e incoerente, l'avrei forse apprezzato dandogli il voto massimo.
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Già Vishous mi piace ora, ma stai tranquilla: non te lo ruberò, è tutto tuo XD
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