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Il cammino del penitente
 
Il cammino del penitente 2012-06-03 06:52:37 Pupottina
Voto medio 
 
4.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Pupottina Opinione inserita da Pupottina    03 Giugno, 2012
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Lisbeth Salander e Michael Blomkvist in versione g

Un piccolo gioiello sotto molti punti di vista con l’unica pecca di essere troppo breve. Nemmeno 300 pagine per creare un perfetto thriller che fonde antichità, religione e tanti tanti segreti, inspiegabili, irrisolti, pericolosamente eretici.
Dietro un mistero se ne cela sempre un altro, per citare Hitchcock, ma in questo libro c’è di più. Ci sono Lisbeth Salander e Michael Blomkvist, in versione galiziana. Loro indagano, ma anche la polizia indaga ed ha un bel protagonista, un commissario di polizia fuori dagli schemi, Lois Castro.
L’autrice spagnola, Susana Fortes, non è una alle prime armi. I suoi libri in Spagna hanno un enorme successo e Il cammino del penitente si colloca ai vertici.
Gli elementi di questo thriller sono: una ragazza assassinata nella cattedrale di Santiago de Compostela, un antico manoscritto scomparso nel nulla, un movente che risale al IV secolo. Ed è proprio vero che 'Dio scrive dritto sulle righe storte': una storia ingarbugliata, piena di verità nascoste, con una scena del crimine che esce fuori dagli schemi e non suggerisce piste iniziali su cui indagare. Gli unici, a saperne di più della polizia, sono i due giornalisti che hanno già messo gli occhi sul loro scoop. Lui è Villamil, strano e facilmente riconoscibile per la scelta delle sue stravaganti cravatte. Lei, Laura Màrquez, è una donna minuta, esile, taciturna, con le auricolari perennemente nelle orecchie, per escludersi volontariamente dagli altri e continuare a nascondere un passato violento, nonostante il suo aspetto lo smentisca.
La vittima Patricia Palmer, studentessa di archeologia, è una ragazza all’apparenza come tante, ma c’è chi in lei vede qualcosa di oscuro e da tenere nascosto. Anche lei, prima di morire, deve aver scoperto qualcosa, una qualche verità, che nessuno doveva sapere e questa scoperta, per lei, è un peccato che deve scontare con la morte, l’unica penitenza possibile.
Il cammino del penitente è un mistery perfetto che lascia senza fiato, con un ritmo incalzante, che trascina il lettore in una città dove nulla è ciò che sembra e dove il pericolo può nascondersi dietro ogni angolo, mentre questioni religiose e politiche si intrecciano e si scambiano reciproci favori.

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