Dettagli Recensione
In fondo la delusione...
Come nell'altro libro di Gregorio, I giorni dell'espiazione, l'inizio è interessante, lo sviluppo promettente, il finale incredibilmente moscio e deludente. Il libro avvince per l'accuratezza delle decrizioni, forse un po' troppo calcate sono le vere e proprie "tavole anatomiche" dei cadaveri che inflazionano le vicende. I personaggi riescono convincenti, hanno una loro dignità esistenziale. I punti deboli del testo sono l'evidente incapacità dell'autore di maneggiare con disinvoltura il plot poliziesco. Si uccide, si gonfia il mistero ma alla fine non c'è mai la risoluzione logica di tutti gli interrogativi che man mano si sono accumulati. O meglio le risposte ci sono ma scontate e banali. Appare comunque che le basi storiche su cui sono costruite le storie sono solide e ben documentate. La Prussia descritta è molto credibile, l'avvicendarsi della grande storia (Napoleone, Jena) ha un suo ampio e mai noioso respiro. I personaggi.... Hanno è tutto fuorchè un credibile investigatore. Sempre travolto dagli eventi, non scopre quasi mai nulla, costantemente c'è il deus ex machina che arriva al momento giusto a suggerirgli l'idea o a trarlo dagli impicci. Pur essendo il protagonista per definizione, spesso tiene bordone aben più caratterizzati personaggi (Levandrine ne I giorni dell'espiazione per esempio).
In definitiva l'impressione che si ricava dalla lettura non è negativa ma lascia sempre una certa delusione per quello che lo sviluppo delle storie aveva promesso e non ha mantenuto. Consiglio comunque la lettura con una disposizione d'animo non però propria del lettore di polizieschi ma di chi ama le grandi rappresentazioni della storia.