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ARCANGELO PLAYBOY TROVA ANIMA GEMELLA A NEW YORK
Tra tante saghe dedicate ultimamente agli angeli che si innamorano di qualche umana, Nalini Singh immagina un mondo dove gli angeli non sono nè creature angeliche nè angeli caduti, ma dominatori assoluti e detentori del potere.
Pochi Arcangeli , in particolare, si sono spartiti la Terra e governano ciascuno nella propria zona d'influenza, servendosi di altri angeli e di vampiri da loro stessi creati (dopo attento esame degli umani che esprimono il desiderio di essere trasformati).
Su New York (ma non esistono alternative nell'immaginario americano?) regna l'arcangelo Raphael, un essere centenario, volitivo, libertino, che richiede i servigi della cacciatrice Elena per rintracciare un altro arcangelo impazzito, trasformatosi in una sorta di demone vampiroso.
Ovviamente (ed è un ovviamente ironico) l'arcangelo occhioni blu e dalla bellezza mozzafiato, dopo essere vissuto per secoli incurante di tutto e di tutti, crolla quasi subito di fronte alla cacciatrice (la solita complessata senza famiglia, a cui un vampiro cattivo ha massacrato mamma e sorelle da bambina).
Se si eccettuamo alcune valide idee di fondo sull'ambientazione (la Torre) e sul rapporto angeli/vampiri (mi riferiscono alle guardie personali di Raphael, i Sette che vegliano su di lui) in molti punti ho avuto la sensazione di una storia scritta a tavolino, tanto per seguire i filoni di successo del momento.
Lo stesso Raphael risulta molto stereotipato, tanto che è quasi più simpatico il suo vice, lo spietato ma leale vampiro Dimitri. E anche Elena mi è parsa un po' scialba, come se la Singh non sapesse decidere se rappresentarla come una professionista pronta alla sfida, o come la solita donna bellissima (ma lei non se ne era mai accorta...) e tormentata, che deve essere salvata dall'eroe, e trasformata in un'immortale.
Ora, è vero che i protagonisti di questi romanzi sono sempre angeli o vampiri e quindi creature che vivranno per secoli, ma perchè non possono innamorarsi di creature mortali e fare i conti con gli ostacoli della vecchiaia e del limite temporale della vita delle loro amate?
Confesso che non mi sono sentita mai veramente coinvolta. Però, trattandosi di un primo libro introduttivo, mi riservo di aspettare comunque il secondo capitolo.