Dettagli Recensione
Immaginate, e rabbrividite.
Personalmente, ammetto di preferire i racconti di King anziché i romanzi, anche se non so bene quale sia la causa di ciò.
In ogni caso, lo stile di King è inconfondibile: le parole scorrono davanti ai vostri occhi come un sorso d’acqua ghiacciata in un giornata afosa; non sarete voi a “divorare” il libro, ma sarà il libro a “divorare” voi.
Sì perché, almeno per quanto mi riguarda, tutte le storie di King hanno un impatto emotivo fortissimo.
La cosa che mi fa rabbrividire più di tutte le altre, è come King riesca a descrivere qualsiasi situazione in ogni minimo particolare, senza tralasciare nulla. Perché è proprio questo il suo scopo: non tralasciare nulla, essere diretto, non giudicare, raccontare e basta.
Immaginate di essere incatenate a un letto perché vostro marito voleva fare un gioco erotico, ma poi è morto d’infarto.
Immaginate di essere in una casa isolata, su un lago, dove nessuno può sentirvi. Immaginate che un cane divori mostro marito, e che, di notte, qualcuno – o qualcosa – vi osservi da un angolo buio della stanza.
Immaginate. Potete farlo? Ci riuscite?
King sì, come al solito, ci riesce e non lascia scampo a niente e nessuno.