Dettagli Recensione
L'ultimo Vangelo
C'è un proverbio arabo che dice: la vita si compone di due parti, del passato che è solo un sogno e del futuro che altro non è che un desiderio.
"Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, poiché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma del Signore".
Altro proverbio arabo: Quando parli, il tuo discorso deve essere migliore di quello che sarebbe stato il tuo silenzio.
Ecco attraverso questi tre passaggi mi sembra di poter racchhiudere la descrizione di questo romanzo storico, che per stile e descrizione dei fatti può ricordare vagamente alcune opere del celebre Hitchcock, tra tutte la donna che visse due volte.
Pensate 583 pagine per descrivere gli avvenimenti che si sviluppano in un paio di giorni, inframmezzati dal racconto della conquista dei turchi di Costantinopoli, durante la quale i personaggi hanno dato il "là" agli intrighi ed enigmi che ci accompagneranno praticamente fino alle ultime pagine.
Sembra di attraversare un incubo, un sogno, una speranza disperata leggendo la trama descritta in queste pagine che si fa un po' fatica a leggere all'inizio ma poi l'autrice riesce a cogliere nel segno e ad attrarre, con una fosca trama, il lettore che divora letteralmente le parole per scoprire cosa è realtà e cosa è immaginazione.
Di sicuro impatto sono le descrizioni degli scontri sulle mura di una Costantinopoli cristiana asserragliata dai turchi musulmani.
Finale un po' affrettato ma non ha rovinato un altro buon colpo editoriale della Fannucci con Time Crime.
Buona lettura a tutti.
Syd
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