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Ritrovamento archeologico!!
Brian Plender, uomo cinico e calcolatore, vuole fare strada nel suo mestiere, con ogni mezzo. Ma c'è un'altra cosa che vuole ad ogni costo: vendicarsi di Peter Knott, suo ex amico d'infanzia che nella vita avrebbe potuto avere tutto senza il minimo sforzo, e l'ha avuto. Plender, invece, è sempre stato un reietto, fin dalle scuole dove veniva preso in giro dai suoi compagni sotto lo sguardo compassionevole di Peter. Ma ora è diventato il più bravo e perverso investigatore privato del suo Movimento ed ha trovato il modo per incastrare Peter e rovinargli per sempre la vita: ricattarlo. La ragazza che si era portato a letto è morta accidentalmente ed ora Peter non sa cosa fare. Vorrebbe tornare al sicuro dalla moglie e dimenticare quella brutta storia, invece decide di occultare il cadavere e diventare inaspettatamente la pedina di gioco di Plender, che si insinuerà nella sua vita cercando di strappargli tutto ciò che possiede: casa, famiglia, lavoro.
La vicenda è narrata sia dal punto di vista di Plender che di Peter. I flashback dei due personaggi ripercorrono i momenti cruciali della loro adolescenza che segnano inesorabilmente la loro crescita e le loro azioni future.
Lo sfortunato autore, morto prematuramente e poco conosciuto in Italia, è riuscito a creare durante la mia lettura una sorta di ansia mista a curiosità, che mi ha tenuta letteralmente appiccicata a questo libro per due giorni interi. Ammetto che non sapevo per chi patteggiare all'inizio: Plender, il ragazzino snobbato dai coetanei perchè di bassa condizione sociale, poi diventato spietato ricattatore per chiudere il conto in sospeso, o Peter ricattato per i suoi esecrabili vizi ma succube di una vita preimpostata? Ad ognuno la propria scelta.
La bella scoperta però è stata quando, cercate in internet alcune informazioni su autore e libro, mi accorgo che in Italia è un volume più unico che raro! Ma allora perchè ce lo dovrei avere io mi chiedo? Ritornai con la memoria a un paio di anni fa quando vidi il volume (all'apparenza non un granchè) nella cantina di mia nonna, accatastato insieme a tutti i libri appartenuti a mia madre quando era ragazzina. Lo presi solo perchè non era malconcio e non meritava di finire vittima della perfida muffa! Quest'azione da crocerossina mi ha fatto rinvenire un'opera caduta in disgrazia ma che vi assicuro vale la pena leggere.
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