Dettagli Recensione
Gli ingredienti per un thriller riuscito.
Premettendo che thriller e gialli non sono e non saranno mai il genere che prediligo, a volte però mi capita di sentire l'esigenza di una lettura avvincente e "rinfrescante", così espolarando lo scaffale della libreria dedicato, per me è stata sufficiente la frase stamapata in bella grafia sulla copertina a convincermi all'acquisto: “Fino all’ultima pagina non saprete a chi credere” (The Bookseller).
E questa volta, devo dire che la descrizione non è stata ingannevole, il filone che segue il libro è proprio questo, cercare di capire chi sono i "buoni" e chi i "cattivi" con rimescolamenti di carte continui e una trama quasi labirintica.
Ma andiamo per ordine...
"Cattive compagnie" e la storia di Kate è una giovane donna che lotta per riprendere in mano la sua vita a fronte dalla morte del marito avvenuta l'estate precedente durante una vacanza in Sicilia. Come si sa il tempo ristoratore, guarisce le ferite e Kate, faticosamente riesce a recuperare, grazie anche alla vicinanza degli "amici", la forza per andare avanti. Ma è proprio quando sembra che le cose vadano meglio vede in una foto scattata da questi "amici" durante una vacanza in Florida, il volto del marito o almeno è quello che crede essere tale. Iniziano quindi una serie di viaggi che la porteranno da Miami alla Sicilia, da Londra a Las Vegas per mettersi sulle tracce di questo presunto marito e capire cosa davvero si cela dietro a questa vicenda.
E' sufficente?
No, per la Newman evidentemente no, così da circa metà lettura mi sono trovata coinvolta in un intreccio che si lega ad un'altro che a sua volta diventa un altro ancora, con una domanda costante: ma signora Newman dove vuole andare a parere?
Personaggi che spuntano come funghi, buoni che sono cattivi ma solo per un po' e cattivi che sembrano buoni ma sono cattivi, che più cattivi non si può.
Violenza, pistole, travestimenti, inseguimenti, indagini, viaggi e infine... LA MAFIA.
Ora non so come la Newman sia riuscita ad inventarsi tutto ciò.
Non so come sia riuscita a mettere assieme così tante cose senza fare un autentico minestrone.
Non so perchè ho gustato ogni colpo di scena, in grado di ribaltare le mie precarie certezze sulla vicenda.
Non so perchè ho trattenuto il fiato fino a pagina 367.
Quello che so per certo è che non si trattava sicuramente di minestrone ma che l'autrice ha brillantemente dosato tutti gli ingredienti e ha ottenuto un piatto sfizioso, gustoso ed appagante.
Da veri intenditori.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
Poi, però, quando entra nel vivo della storia è molto coinvolgente, l'ho praticaticamente divorato!
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
All'inizio mi ha deluso...ma poi quando parte la storia è veramente avvincente!