Dettagli Recensione

 
Delitto al trentunesimo piano
 
Delitto al trentunesimo piano 2012-04-23 14:33:28 rivendell
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
rivendell Opinione inserita da rivendell    23 Aprile, 2012
Top 500 Opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Delitto?

Ho comprato questo libro spinto dal consiglio di Jo Nesbo sulla fascetta.
L'ambientazione è un ipotetico stato dove tutto è stato omologato, anche, e soprattutto, il pensiero comune.
Devo dire che ricorda un po' le atmosfere di "1984" di Orwell, non c'è un "Grande Fratello" ma si vive in un modello di stato definito "concordia".
Diversi anni prima le due ideologie politiche vigenti, liberismo e socialismo, si sono annullate a vicenda dando vita ad una sorta di inciucio (come diremmo adesso) dove non ci sono più differenze e, di conseguenza, nessun contrasto.
I giornali socialisti che in passato facevano opposizione hanno smesso di opporsi vendendosi al potere, il denaro ha comprato tutto, il giornalismo non deve dare fastidio al nuovo stile di vita.
Giornali e riviste hanno tutti un'unica proprietà e vengono prodotti all'interno di un enorme edificio di 30 piani, la Casa.
Su questi giornali non devono essere pubblicate notizie che possano creare dei dubbi nella popolazione, notizie che possono far sorgere domande su qualsiasi argomento, non bisogna chiedersi se una cosa è giusta o sbagliata.
Ovviamente le notizie prediligono l'effimero, sia su carta che in televisione.
In questo mondo tutto uguale, dove anche gli edifici sono tutti uguali nel loro grigiore, il problema più grosso è l'alcolismo, la mano dura della polizia colpisce chiunque beve, anche se lo fa a casa propria.
Un'altra piaga sono i suicidi.
Il commissario Jensen, un poliziotto ligio al dovere, con problemi di stomaco che, detto tra noi, non ispira una gran simpatia, è il protagonista del romanzo.
La Casa riceve una lettera minatoria dove si minaccia di farla esplodere, cosa che non succede, e il commissario deve scoprire chi l'ha mandata.
Il tutto procede tra intrallazzai politici, ex dipendenti licenziati per motivi strani e un fantomatico trentunesimo piano che sulla carta non esiste.
Cos'è il reparto speciale che lavora al trentunesimo piano? Cosa fanno? Chi sono?
Non è un thriller mozzafiato ma una critica all'omologazione di massa mascherata da giallo, anche il finale, dove si scopre chi c'è e cosa fa al trentunesimo piano, è un'ulteriore critica al sistema.
Il delitto di cui si parla nel titolo non è un delitto "convenzionale", d'altronde lo stesso giallo non è un giallo "convenzionale".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
1984
Trovi utile questa opinione? 
80
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Intermezzo
Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'uomo che morì due volte
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton