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Ogni goccia di sangue
 
Ogni goccia di sangue 2012-04-05 10:34:16 Sara S.
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
Sara S. Opinione inserita da Sara S.    05 Aprile, 2012
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Ogni goccia di sangue

Grazie ad un incipit da brivido che contiene un paio di pagine del diario di Sienna, una ragazzina autolesionista e problematica, questo libro parte subito ingranando una marcia alta e riesce immediatamente a carpire la piena attenzione del lettore. Come si scoprirà dopo la breve introduzione, non è Sienna ad essere la protagonista del libro, bensì Joseph O'Loughlin, psicologo criminale cinquantenne, separato da poco dalla moglie, padre di due figlie e malato di Parkinson. Sienna è invece la migliore amica di Charlie (figlia quattordicenne di Joseph) e una sera verrà ritrovata sotto shock e coperta del sangue di suo padre, che verrà trovato assassinato nella camera della figlia. L'unica sospettata dell'omicidio è ovviamente Sienna, ma Joseph, che conosce la ragazzina da una vita, decide di collaborare con la polizia di Bristol per saperne di più, dato che è fermamente convinto che non sia stata lei ad uccidere il padre.
Lo stile di scrittura di Robotham è riuscito a conquistarmi in pieno, mi è piaciuto il suo modo di esporre i fatti e descrivere le persone con cui il protagonista si relaziona. In particolare trovo che proprio grazie a questo suo approccio molto introspettivo nella analisi dei personaggi riesca a fornire un'immagine molto vivida e accurata nella mente del lettore. Mi sono però stupita che questo thriller non sia uno di quelli che parte con un ritmo lento, stuzzicando la curiosità in un crescendo per poi accelerare dinnanzi a colpi di scena nella seconda metà del romanzo. Come infatti ho già precisato "Ogni goccia di sangue" parte con un ritmo abbastanza veloce, ma il fatto che mi ha lasciata un po' perplessa è che già dai primi capitoli vengono fatte delle scoperte importanti, che mi hanno indotta a pensare che il mistero dietro al quale ruotava tutta la vicenda sarebbe stato abbastanza facile da intuire (e anche un po' banale). E siccome circa a pagina 50 mi ero fatta un'idea abbastanza precisa del romanzo (che conta più di 500 pagine) potete immaginare che abbia avuto un lampo di delusione al pensiero che buona parte dei colpi di scena erano stati già svelati. Mi sono chiesta cosa ci sarebbe stato scritto nelle 450 pagine rimanenti e ho sperato che la storia avesse ancora tanto da raccontare, angoli bui da esplorare, e che la verità sarebbe stata del tutto diversa da quella ipotizzata inizialmente. In parte questo mio desiderio è stato esaudito, perché la storia si è rivelata effettivamente molto più complessa e ingarbugliata rispetto ai pronostici, e lo stile di scrittura dell'autore non lascia proprio spazio alla noia nonostante sia un romanzo corposo. La vicenda infatti si snoda in più direzioni, seguendo piste diverse, che poi immancabilmente sembrano avere tutte un punto in comune, anche se apparentemente l'impressione è che non vi sia pertinenza. E per scoprire la verità il nostro protagonista dovrà focalizzarsi principalmente su QUALE punto hanno in comune tutti i vari loschi personaggi che ruotano intorno alla vita di Sienna. E la risposta cambierà totalmente le carte in tavola, dando una svolta inaspettata all'indagine e mettendo anche in grave pericolo il protagonista stesso. Ho trovato che il finale sia stato di buon livello, risponde a tutti gli interrogativi posti durante la lettura, ma non totalmente spiazzante o scioccante come piace a me. L'ho trovato soddisfacente ma non mi ha fatto scattare la scintilla. In definitiva ho trovato che "Ogni goccia di sangue" sia un thriller appassionante, con incastri ben riusciti e una solida struttura, ma non eccelso. Secondo il mio personalissimo parere manca qualcosa per farlo spiccare dagli altri buoni thriller in circolazione.
Volevo inoltre porre l'attenzione sul fatto che questo libro sia in realtà il quarto di una serie che vede come protagonista lo psicologo Joseph O'Loughlin. Come si sa tutti i thriller sono autoconclusivi e per capire la storia non vi è bisogno di leggere i romanzi precedenti. Io infatti non li avevo letti e al momento di intraprendere la lettura non ne ero neanche al corrente. Non ho avuto nessuna difficoltà riguardo alla storia narrata, ho però provato un leggero smarrimento davanti al fatto che le dinamiche relazionali tra i personaggi sono tutte già avviate, si capisce che c'erano dei precedenti e per come sono fatta io avrei preferito iniziare partendo dal principio. Intendiamoci, i personaggi sono descritti magnificamente, le caratterizzazioni sono ottime, ma ci sono a volte piccoli rimandi ad aneddoti del passato che stonavano e solo quando ho scoperto che il libro faceva parte di una serie ho capito il perché di questa mia sensazione. Per chi volesse partire cronologicamente con ordine i titoli prima di questo sono: "L'indiziato" (pubblicato con Rizzoli e BUR nel 2004-2005), "Perduta" (pubblicato con Rizzoli e RL nel 2005-2006) e "Il manipolatore" (pubblicato con Fanucci nel 2010).

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Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
"L'indiziato", "Perduta" e "Il manipolatore" di Michael Robotham
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