Dettagli Recensione

 
Gli anagrammi di Varsavia
 
Gli anagrammi di Varsavia 2012-04-05 08:05:46 Bruno Elpis
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
3.0
Bruno Elpis Opinione inserita da Bruno Elpis    05 Aprile, 2012
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

"Gli anagrammi di Varsavia" di Richard Zimler - Il

Un romanzo che scuote l’animo, perché il protagonista, lo psichiatra Erik Cohen, porta a galla, insieme ai responsabili di alcuni infanticidi, il senso di colpa che l’umanità ha nei confronti di se stessa.
Epoca storica: 1941
Fatti narrati: le persecuzioni tedesche degli ebrei. L’olocausto.
Ambientazione: Varsavia. Nel ghetto di Varsavia.
Eric è uno psichiatra. Suo nipotino Adam viene ritrovato ucciso sul filo spinato che separa il ghetto dall’altra parte della città. Nudo e con la gamba destra amputata sotto al ginocchio. Il delitto viene ricollegato a quello di Anna, quindici anni, ritrovata alle stesse modalità e con una mano amputata. E a quello di un altro bambino, Greg, al quale è stata asportata la pelle sull’anca.
Erik risolverà il mistero di questi delitti orrendi, mantenendo una promessa che ha fatto a se stesso e alla madre di Adam, sua nipote Stefa, suicida dopo l’assassinio del figlioletto.
Ritengo che quest’opera sia unica per diversi motivi.
Per le descrizioni di una Varsavia gelida e del suo ghetto: dei traffici e delle relazioni umane e disumane che vi si instaurano (“… nel ghetto malattia e fame si portavano via un centinaio di persone al giorno ...”)
Per la rappresentazione del vuoto e del dolore che si viene a creare in seguito alla morte di un essere umano in generale, di un bambino in particolare (“Al funerale di un bambino la terra si apre sotto i nostri piedi e noi precipitiamo, senza opporre resistenza, mentre l’oscurità ci stringe fra le sue braccia accoglienti, perché è impossibile immaginare che un bambino o una bambina siano mandati sottoterra soli e nudi.”).
Per l’imbarazzante ritratto della follia e della crudeltà umana (“La crudeltà gratuita … Bisogna ammettere che non è priva di ricercatezze, e i nazisti l’avevano elevata a livello di filosofia”).
Un capolavoro che lascia sgomenti, destinato:
a chi non vuole dimenticare;
a chi ama scavare nella psicologia di situazioni estreme;
a chi ritiene che il passato possa servire a non commettere altri errori analoghi;
a chi si immedesima in un romanzo al punto da soffrire intimamente, quasi sul piano fisico, insieme ai protagonisti;
a chi possiede la consapevolezza che, purtroppo, certe orribili tragedie non sono soltanto frutto della fantasia di un romanziere. Come …

… Bruno Elpis

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi desidera tener viva "la memoria"
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Lo sbirro, il detective e l'antiquario
L'ora blu
Morte in Alabama
Malempin
La mano dell'orologiaio
Omicidio in biblioteca
Tragedia in tre atti
Cavie
Ali di vetro
Le lupe
La violenza dei vinti
Appuntamento fatale
Qualcun altro
Il misterioso caso degli angeli di Alperton
I fantasmi dell'isola
La porta