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L'uomo di paglia
 
L'uomo di paglia 2012-04-03 18:45:58 GLICINE
Voto medio 
 
3.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
3.0
GLICINE Opinione inserita da GLICINE    03 Aprile, 2012
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Connelly è sempre uno dei migliori

Il giornalista del “Times” di Los Angeles Jack Mc Evoy è nuovamente protagonista insieme alla profiler dell’ FBI Rachel Walling di un thriller di tutto rispetto, come solo Connelly sa orchestrare.
Jack viene licenziato, ha ancora 15 giorni di lavoro come cronista di “nera”, rimpiazzato da una giovane che deve anche istruire, più avvezza all’uso delle moderne tecnologie, con uno stipendio sicuramente meno importante. Decide quindi di lasciare il giornale con un ultimo articolo che faccia pentire i suoi superiori della decisione presa.
Inaspettatamente viene contattato dalla madre di un sedicenne di colore, appartenente ad una gang di spacciatori, che continua a confermare la totale innocenza del figlio, per il quale, anche Jack aveva scritto un trafiletto che ne notificava l’arresto, in seguito al ritrovamento del cadavere di una spogliarellista nel bagagliaio di un’auto, sulla quale erano state rilevate le impronte dello spacciatore stesso.
Grazie al contributo della sua futura sostituta Angela, che mediante l’utilizzo del web riesce a trovare un collegamento con un caso di anni prima avvenuto a Las Vegas, per il quale il “modus operandi” è identico, Jack capisce di essersi nuovamente imbattuto in un serial killer e chiede l’intervento di Rachel profiler dell’FBI, con la quale aveva già lavorato nel caso del “il poeta”, e con la quale aveva avuto una breve relazione sentimentale.
Nel momento in cui Jack parte per Las Vegas, scopre di non riuscire più a collegarsi con la sua posta via mail, di avere le carte di credito bloccate in quanto tutto il suo denaro è stato devoluto in beneficenza, di avere il cellulare non attivo, quindi capisce di essere sulla “strada giusta” , e capisce che la persona a cui sta dando la caccia è molto abile con le nuove tecnologie e molto intelligente…..
La storia è questo e molto altro, i personaggi principali fanno subito presa sul lettore, mi piace molto il modo di scrivere di Connelly, che coinvolge dalla prima riga, se pur non ritenga questo il migliore suo thriller, quello che rimane valido è la sua capacità di articolare una storia dalla trama avvincente con personaggi che scatenano nell’immediato l’empatia o, nel caso del killer, il desiderio di “fargliela pagare” come pochi altri autori riescono a fare……

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