Dettagli Recensione
King é sempre King, ma...
Ultimo libro di King, lascia in bocca un sapore di America come non mai.
Il vero protagonista di questo libro, a mio avviso, è proprio quel mondo americano anni 60 spesso sospirato ed uno degli episodi più critici del moderno nuovo continente, l' assassinio di Kennedy.
Letto nella versione in lingua originale, mi incuriosisce come possano rendere in italiano i numerosissimi modi di dire ed interlocuzioni di cui è infarcito il tutto.
La storia si dipana bene, ma del resto è di King che parliamo, ma, onestamente, di tutti i libri suoi letti negli ultimi due decenni, è quello che mi piace di meno.
Trovo scontata la trovata dei viaggi nel tempo, un pò lento l'incedere, anche lui molto scontato in alcuni punti; mi aspettavo molto di più, anche se il livello si conferma medio alto rispetto al panorama letterario del genere.
Da un pubblico americano potrebbe essere molto più apprezzato che da noi, che guardiamo probabilmente solo alla trama da fantasy e alla storia d'amore, cosa che su 800 pagine di un King del 2011 mette un pò di tristezza...
Il libro è scritto bene, la storia non è male, e per chi gradisce un breve ritorno a Derry viene ben accontentato anche da un incontro con due vecchie conoscenze; per il resto, forse avrei fatto meglio a rileggere un bel classico come The stand o un The Dome
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