Dettagli Recensione
Il primo King… non si scorda mai!
Cosa dire che non sia già stato già detto rispetto a questo meraviglioso e singolare romanzo?
Per quanto mi riguarda, posso portare la mia personale esperienza che se non altro si distingue da quella di chi da sempre segue King e col tempo ne è diventato un accanito fan.
Ebbene, io Stephen King non l’avevo mai letto. Non si è mai trattata di una questione personale quanto piuttosto della mia imperante resistenza a qualsiasi genere di thriller o thriller-fantasy e più che mai agli horror. Non mi vergogno ad ammettere che, fino ad un mesetto fa, nel mio immaginario ero solita associare King all’unica scena di un film, scorta per caso e tratta da uno dei suoi romanzi, in cui una spiritata Kathy Bates inveiva con una scure sulle gambe di un povero cristo costretto a letto (brrrrrrrrrrrrr! ancora mi si accappona la pelle!). Ecco dunque perché per me King era diventato sì il Re, ma dell’ignoto letterario: nel senso che ignoravo completamente cosa avesse scritto prima di 22/11/63 e... sinceramente adesso neppure me ne curo; perché quando scoppia l’amore non si può andare a scavare nel passato del tizio che si ama ma si può solo godere del presente e sperare al massimo nel futuro.
Ed io ho goduto! Oh sì, se ho goduto! Presa dal tema del viaggio nel tempo che, per quanto se ne possa dire, non ho mai approfondito non essendo per l’appunto mai stata un’amante del genere fantasy. Catturata dai sentimenti e dal coraggio di quest’uomo, Jake-Georgie, insieme a cui ho sofferto, sperato, desiderato, creduto e condiviso per la bellezza di settecento-e-passa pagine. Affascinata dal mondo più che mai reale dei favolosi anni ’60 e da uno stile di vita che non oso pensare quanto lavoro sia costato all’autore in termini di ricerca.
L’unico rimpianto? Che un’idea così brillante e valida non sia venuta ad uno scrittore italiano: darei qualsiasi cosa per un identico viaggio letterario all’italiana (pensare che mia madre è del Novembre del 1958!).
Il mio appello va dunque ai lettori che, al pari dei miei gusti, hanno giurato sulla loro libreria che mai un King ne sfiorerà gli scaffali: leggete 22/11/63, abbattete i pregiudizi e concedetevi questa possibilità: come me giungerete alla felice conclusione che il primo King non si scorda mai!
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Commenti
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In effetti con questo romanzo King è riuscito a superare le barriere della diffidenza e di qualche luogo comune che si porta sul groppone da anni , a questo punto ti consiglio di provare a leggere qualcos'altro del buon Stephen, certo rischi qualche delusione (non gli sono venuti tutti così bene...) ma ci sono altri racconti che meritano di "essere vissuti" perchè è questa la grande forza di King : lui ti porta li dove c'è la storia che sta narrando.
Buon viaggio!
..e ...grande Eva!!!!:)
Si accettano ovviamente consigli su possibili letture del mio-nuovo-amore; niente di cruento ovviamente ;))
- Stagioni Diverse (in alcune edizioni intitolato Stand By me che è uno dei 4 racconti in esso contenuti)
- IT
- L'ombra dello scorpione
- La zona morta
- La metà oscura
- Rose Madder (molto ma molto fantasy...)
- Quattro dopo mezzanotte (racconti)
E anche quelli , a mio modesto parere , da evitare :
- Buick 8
- Insomnia
- Il gioco di Gerald
- L'acchiappasogni
I primi due sono talmente brutti che se li avessi scritti io mi avrebbero lapidato invece di pubblicarli , gli altri non sono all'altezza di King e basta...
Niente di cruento...beh insomma...qualcuno che non muore proprio di vecchiaia c'è...
Buona lettura !
Ciao
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