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L'uomo di Pietroburgo di Ken Follett
Carino, non entusiasmante come altri lavori di Follett ma comunque godibile. Il fatto che si tratti di uno dei suoi primi lavori salta subito all'occhio, vuoi per lo stile un pò meno affinato, vuoi per la trama sicuramente meno articolata rispetto ai romanzi degli ultimi anni. Siamo all'alba della Grande Guerra e l'imminente scoppio del conflitto preoccupa non poco i vertici politici inglesi, la Germania minaccia l'Europa e solo un intervento della Russia al fianco dei britannici, potrebbe spostare gli equilibri bellici. A tal proposito Lord Walden, nobile inglese imparentato con la corona russa, viene incaricato da Churchill di intavolare una trattativa con Orlov, nipote della moglie e allo stesso tempo nipote dello zar, affinchè la Russia sigli l'indispensabile alleanza. Di diverso parere è però Feliks, anarchico russo, che vuole impedire l'accordo perchè a suo dire molti giovani russi morirebbero inutilmente, migliaia di ragazzi perirebbero non in nome di un giusto ideale ma solo per assecondare i giochi politici della propria nazione.
Il destino però è in agguato e proprio mentre Feliks sta per eliminare Orlov gettando così ombre nei rapporti tra Inghilterra e Russia, conosce Charlotte, figlia di Lord Walden. Questo incontro riuscirà a sconvolgere totalmente lo scenario. Consigliato.
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Commenti
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Un abbraccio.
Fabio
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Complimenti.
Syd