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Nemesis
Il 10 Dicembre , durante il ballo che si tiene, dopo la cerimonia della premiazione dei Nobel, un medico israeliano vincitore del premio, viene ferito e Caroline von Behring del Karolinska Institutet, giurata del premio, viene assassinata. All’uccisione , per puro caso, è testimone la giornalista di “La Stampa Sera” AnniKa Bengtzon. All’inizio le autorità svedesi pensano ad un’azione terroristica contro un obiettivo israeliano, ma l’ispettore Q interrogando AnniKa, capisce che c’è sotto qualcosa di più ambiguo e le cose precipitano quando un altro giurato viene trovato morto con il cranio e la gola inchiodati.Fra Annika e il signor Q si instaura da subito un rapporto di “odio e amore”. Annika infatti attraversa un brutto periodo sia lavorativo, al giornale la vogliono licenziare, sia affettivo, Thomas il marito la tradisce; questo scoop le risolleverebbe il morale, ma l’ispettore Q le impone il divieto di divulgazione contemplato nell’ordinamento svedese in caso di pericolo. AnniKa ha mani e piedi legati, ha visto l’assassina, dalla sua descrizione la polizia ha capito che si tratta di una killer americana di professione di nome “Gattina” e quest’ultima nella sua tenuta spagnola viene raggiunta dall’e-mail del suo mandante: qualcosa è andato storto; la “gatta” deve finire il lavoro, il nuovo obiettivo è AnniKa la ficcanaso.
All’interno del romanzo si inserisce con forza una tragedia parallela, quella di Beatrice Cenci, un’eroina cinquecentesca romana che stuprata e picchiata dal padre, si vendicò ficcandogli dei chiodi in gola e in testa e lasciandolo così morire,in seguito dal Papa fù condannata alla decapitazione. La sua tragedia colpì la natura sensibile di Alfred Nobel che volle scrivere per lei,la sua opera più famosa “Nemesis” con la quale intese celebrare tutte quelle eroine colpite ingiustamente dalla durezza dell’uomo e dall’ingiustizia terrena.