Dettagli Recensione
All'Osteria dello Spirito
È il primo giallo di Simenon che ho letto, dopo anni di pregiudizi su questo autore, forse per colpa di certe trascrizioni televisive poco convincenti.
In generale trovo molto piacevole la lettura dei gialli di Maigret perche l’autore restituisce con una freschezza senza pari le dinamiche della società, la psicologia di personaggi senza età, i drammi e le vicende umane che restano attualissime nonostante il tempo trascorso. Che dire poi di certe caratterizzazioni di personaggi minori - l’oste, il borseggiatore, il gendarme o chi per loro – che, descritti con poche pennellate, ti restano impressi come se li avessi conosciuti di persona. Anche l’atmosfera in Simenon, non è solo lo sfondo sui cui si svolge l’azione, ma diventa co-protagonista del romanzo.
E’ il caso di Liberty Bar, che finora resta il più bel giallo del commissario Maigret che ho letto. La Costa Azzurra degli anni ’30, con il contraltare di grandi alberghi, macchine da ricchi, marinai ubriachi e vicoletti sudici, sembra di averla lì davanti a te. E poi mi ha incantato proprio il Liberty Bar, che via via da insignificante osteria ti si svela come uno stato dell’anima, ti trascina come per magia in un’atmosfera senza tempo, libero da preoccupazioni e affanni quotidiani.
Certo non c’è un ritmo incalzante da fiction TV o scene di violenza/sesso, manca Internet e gli unici cellulari sono quelli a quattro ruote della Gendarmerìe. Forse sono un pò di parte, ma che classe, che eleganza in questo libro, un classico insomma. Buona lettura a tutti
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E mi segno il titolo , ovviamente.
Grazie.