Dettagli Recensione
LA CONTESSA DOLCE NERA
Un libro che si presta a due differenti metri di valutazione. Se consideriamo l’aspetto tecnico direi che siamo di fronte a una scrittura ben strutturata con un linguaggio molto scorrevole e ricco di ricostruzioni storiche della vita del tempo. Se invece valutiamo il libro dal punto di vista esclusivamente biografico sulla vita di Erzsébet Báthory, lascia un pò a desiderare. La versione addolcita della contessa non rispecchia quelle che le cronache dell’epoca definivano una serial killer da qualche centinaio di vittime. Questa scelta da parte dell’autrice è stata sicuramente ponderata, ma mi chiedo da quali motivazioni sono sostenute. Anche il fatto di impostare il racconto in prima persona, facendo raccontare alla contessa stessa la propria vita, ha contribuito a presentarci questo personaggio in maniera non così spietata come invece la immaginavamo. Penso che chiunque di noi abbia un interpretazione del proprio carattere e delle proprie azioni diversa dalle persone che ci circondano, e quindi sarebbe stato più giusto raccontare la storia in un altro modo. Anche personaggi come Hitler e Stalin avrebbero sicuramente giustificato le loro malvagità, e se ci fossimo fatti raccontare la loro vita basandoci solamente sui loro racconti, avremmo avuto un versione non certo realistica.
Quello che invece ho apprezzato molto, che non ho ritrovato in altri libri, è la ricostruzione ambientale e comportamentale delle fasi che precedono i matrimoni della nobiltà, sempre molto sfarzosi ma nello stesso tempo attenti alle strategie per garantire al proprio figlio/a la massima convenienza. Queste bambine, promesse spose ad una età ancora troppo giovane, fanno impressione e tenerezza e questo Rebecca Johns è stata molto brava a metterlo in evidenza nel suo libro.
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Commenti
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Il testo è piacevole, tuttavia tenendo presenti i limiti da te ottimamente espressi...
ciao e buona lettura
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Grazie :-)