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La bibbia del diavolo
Non pensiate che sia davvero un libro thriller, piuttosto lo definirei un romanzo di genere storico, ambientato principalmente nei territori del Sacro Romano Impero nel periodo che precede la Guerra dei Trent'anni, gli altri territori toccati sono la Cattolicissima Spagna dell'Inquisizione ed il Vaticano.
Molteplici sono i personaggi, tra storici esistiti davvero e di fantasia, come Xavier, un domenicano che seppur inventato come figura sarebbe potuto esistere davvero ma non voglio rivelare altro agli interessati.
L'architettura dell'opera ricorda vagamente lo stile di Gleen Cooper. I capitoli non sono molto lunghi ma lo stile di scrittura è molto lento e si fa fatica con la lettura soprattutto nella prima metà dell'opera, un po' peso come un'incudine, per fortuna gli ultimi capitoli sono un continuo crescendo, anche se alcune risoluzioni sono ampiamente scontate e prevedibili.
La trama è imperniata sulla ricerca di più fazioni di un libro "maledetto" scritto a quattro mani da un monaco penitente e murato vivo, il quale chiede aiuto al Diavolo per l'ultimazione, vendendosi l'anima.
Diventa tutto una folle corsa, alla ricerca del libro da una parte ed alla preservazione dello stesso dall'altra. Non preoccupatevi, nessun satanismo perchè questo libro famigerato tratterebbe l'onniscienza capace di dare il più grande potere mai acquisito sulla terra.
Non mi ha convinto fino in fondo anche se le ambientazioni che affascinano sempre, sono ancora fortemente intrise di un Medioevo ormai abbondantemente superato.
Buona lettura a tutti.
Syd
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Syd
A presto.
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