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La migliore opera della Smith
Questi libri gialli/thriller/mistery mi hanno sempre intrigata molto. Quest'estate cercavo un bel libro da portarmi in vacanza e mi sono imbattuta in questo e la trama mi ha subito intrigata, così mi sono informata e ho deciso di comprarlo.
Non me ne sono affatto pentita, ma prima di parlare dei lati positivi parlo di quelli negativi: l'autrice e il suo stile. Di Lisa Jane Smith ho letto Dark Visions (che non mi ha appassionata più di tanto, diciamo che ho letto questa trilogia tanto per passare tempo) e le prime righe de Il Diario del Vampiro (poi dopo avere visto la "bellissima" Elena che piangeva per non avere ottenuto l'attenzione del nuovo ragazzo, Stefan, mi sono rifiutata di proseguire) ho subito capito che lo stile della Smith è troppo elementare e semplice, e soprattutto tende a fare innamorare le sue protagoniste alle prime righe del romanzo. Con Il Gioco Proibito le ho dato un'altra chance. La trama è davvero bella ma, così come i personaggi, doveva essere più elaborata in modo tale da renderla una vera e propria storia giallo/horror. Non la classificherei una vera e propria storia horror ma la trama vi ci si avvicina molto. Jenny, la protagonista, è un personaggio che si fa apprezzare, così come Julian, l'intrigante uomo-ombra. La suspence c'è anche se, come ho già detto, doveva essere usata meglio. Ritengo che sia davvero l'opera migliore della Smith e che dovrebbe godere di maggiore visibilità invece di essere messa in ombra da romanzi come Il Diario del Vampiro.