Dettagli Recensione
UN PILASTRO DELLA LETTERATURA CONTEMPORANEA
Ha venduto 14 milioni di copie ed un motivo ci sarà. Ambientato nell’Inghilterra medievale del XII secolo, questo romanzo concentra le proprie vicende intorno all’immaginario priorato di Kingsbridge che rappresenta nell’immaginario collettivo un qualsiasi sobborgo feudale di quell’epoca. Su tale sfondo si assiste a continue, cruente e sanguinarie guerre civili tra le varie fazioni che sostengono l’uno o l’altro erede al trono, tra aristocratici ed umili servitori e tra ricchi e corrotti prelati che antepongono esigenze materiali a quelle spirituali e semplici frati che invece dedicano la loro vita al servizio della loro causa e a quella dei bisognosi. Questo quadro storico, all’interno del quale si svolgono e si intrecciano le vicende sentimentali dei vari protagonisti, contrassegna senz’altro una delle epoche più oscure e più tormentate , non solo della storia inglese , ma di quella europea in generale. La trama ruota fondamentalmente intorno a due personaggi principali, che sono Philip , il buon priore di Kingsbridge e Jack che grazie alla completa fioritura del proprio talento, permetterà il completamento e la definitiva consacrazione della cattedrale. Le fortune del priorato e della cattedrale sono tuttavia alterne , come del resto quelle di tutti i protagonisti della vicenda. Ed proprio questo uno degli stratagemmi stilistici vincenti che permettono all’autore di incollare il lettore alle pagine del libro; facendo sempre presagire che da un momento all’altro le vicende e le fortune di un singolo , possano capovolgersi a favore di un altro, molto spesso suo rivale. Si potrebbe allora pensare che si tratti perlopiù di un romanzo scontato; niente affatto perché le modalità con cui spesso la sorte prende un’altra direzione sono del tutto imprevedibili. I personaggi sono ben delineati, affascinanti e neanche troppo ovvi e la cosa che ho ritenuto più accattivante è che, nonostante ci sia una netta distinzione tra bene e male , ognuno dei personaggi almeno una volta nel corso della storia, compie qualcosa di cui vergognarsi o di cui andare nel complesso poco fiero. L’adattamento cinematografico risulta fedele alla trama del libro risultando così avvincente ed appassionante, pur avendo, per ovvi motivi, un ritmo più incalzante. Leggete il libro e poi vedete la fiction; ne rimarrete gratificati.
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