Dettagli Recensione
Quasi illeggibile
Raramente mi è capitato di leggere (meglio, di sforzarmi di leggere) un romanzo così contorto e raffazzonato. Sembra scritto a più mani, talmente procede a fatica tra una serie di incongruenze e approssimazioni. Non sembra mai possedere un filo unitario, nemmeno nello stile. La trama è un vero groviglio, una giungla impenetrabile nella quale ci si perde ben presto tra personaggi che scompaiono all'improvviso ed altri che sembrano piovere casualmente dal cielo. Forse l'essenza di questa storia sconcertante sta proprio nella nebbia che avvolge Barcellona dall'inizio alla fine. La stessa nebbia ingloba trama, personaggi e lettori, fino a rendere improba l'impresa di arrivare alla fine. Io non ci sono riuscito. Il mio consiglio? Lasciate che il labirinto di Babele rimanga sepolto nel suo meritato oblio.