Dettagli Recensione
Il passato ha un'ombra pericolosa...
Sono rimasta sorpresa dalla lettura di questo libro. Mi aspettavo un thriller di stampo classico, quelli in cui fino all'ultimo ti lasciano con il fiato sospeso con il dubbio di chi sia l'assassino. Ma "L'ombra della verità", come mi sono accorta durante la lettura, non ha per niente uno schema narrativo classico. E' un romanzo che lascia comunque con il fiato sospeso fino alla fine, ma per un motivo diverso. Le pagine iniziali potrebbero far pensare al contrario: un omicidio violento, la polizia che accorre sul luogo del delitto e inizia le indagini. Tutto ordinario quindi, come nella migliore tradizione del giallo investigativo. Ma le somiglianze finiscono qui, perché capitolo dopo capitolo il lettore si accorge che c'è qualcosa che non va, o meglio, ci sono talmente tanti piccoli indizi che con un po' di intuito è facile metterli assieme, e la sensazione è quella di conoscere già l'identità del colpevole. Subito mi sono detta: impossibile, non può essere così facile, ma poi le prove sono così schiaccianti che sembrano non esserci dubbi. E, come se non bastasse, a metà libro la certezza diventa addirittura verità assoluta.
Non pensavo che un giallo in cui si conosce già l'identità dell'assassino potesse essere così interessante, ma invece lo è. Già, perché il romanzo è scritto in terza persona e cambia punto di vista spesso, tanto che il lettore funge così come entità onniscente, mentre i personaggi all'interno del libro sono a conoscenza solo di una parte della verità e starà a loro ricostruire il puzzle. Il lettore seguirà la vicenda con un misto di curiosità e apprensione, sperarando ardentemente che la verità che lui già conosce venga a galla. Sono le dinamiche che legano i personaggi del libro ad essere importanti, tutto ciò che fa da contorno, e questo, oltre ad affascinare sempre di più pagina dopo pagina, induce ad una lettura quasi frenetica, specialmente nella seconda metà del libro, dove il ritmo narrativo diventa più veloce. Si potrebbe pensare che un romanzo in cui il lettore, a differenza dei personaggi, è onniscente, possa creare una sorta di barriera ed estreniarlo dal contesto narrato, come se seguisse la vicenda dall'alto senza coinvolgimenti emotivi. Ma sono contenta di poter affermare che non è così, e che questo libro riesce ad andare a segno anche a livello di coinvolgimento.
"L'ombra della verità" si rivela così un ottimo thriller ad alta tensione, dalla struttura atipica ma efficace, con molti concatenamenti ben riusciti, e ricco di segreti sepolti nel passato che si dipanano senza lasciare falle. L'autrice sfoggia un linguaggio crudo, di stampo maschile ed a tratti scurrile, con l'intento di dare esattamente l'idea dell'ambientazione, in una periferia degradata di Atlanta, dove la violenza è all'ordine del giorno. Sinceramente, nonostante nella postfazione a fine libro l'autrice indichi Atlanta come la città che lei ama di più al mondo e per la quale ha un legame affettivo molto forte, non mi ha fatto venire voglia di visitarla, mi accontenterò di andare lì solo con la mente :-) Ma ho invece tantissima voglia di leggere altri suoi romanzi. "L'ombra della verità", nonostante sia autoconclusivo al 100%, è il primo libro di una serie che ha come protagonista il poliziotto Will Trent. Sicuramente leggerò anche i sequel quando verranno pubblicati.
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Grazie :-)