Dettagli Recensione
Un thriller di ghiaccio
Qualcuno l'ha definita l'erede di Stieg Larsson (vedi trilogia millennium).
Secondo Pupottina, non si è sbagliato di molto. Il modo di scrivere e di delineare i personaggi è molto simile.
A questo punto, Pupottina ha un interrogativo: gli svedesi scrivono tutti così?
Pur essendo un bel libro, manca qualcosa: forse Lisbeth Salander!
La love story fra Erica e Patrick, che si delinea in questo poliziesco, lo fa sembrare un po' un Harmony. Non è proprio un complimento, ma a volte noi donne esageriamo nel delineare gli uomini che vorremmo accanto. Almeno è quello che ha fatto la Lackberg, tracciando, tassello dopo tassello, la personalità di un uomo troppo perfetto per essere vero.
Sebbene all'inizio le indagini siano portate avanti da Erica, alla fine, la situazione si ribalta, ed è lui, Patrick, a risolvere il caso e lo fa con grande umiltà, lasciando che il merito vada al suo capo, un personaggio odioso e caricaturale.
La storia è intricata e ogni omicidio ha il suo colpevole.
La narrazione è molto avvincente. Anche questo libro ti intrappola e non riesci a smettere di leggerlo perché vuoi vedere come va a finire. Il lettore, come i personaggi, vuole giustizia. Le possibilità si insinuano come dubbi nella mente di chi legge, che vuole avere la conferma di quanto ipotizza e, nello stesso tempo, vuole trovare quel qualosa in più che lo faccia meravigliare.
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