Dettagli Recensione
Il mondo patinato di ieri
L'eccesso, una parola per tutte, e che sia questa! Perchè il protagonista vive tutta la sua sconfinata giovinezza di yuppie rampante sotto l'egida della sfrenatezza, della ricerca sempre più perversa ed esausta di un piacere che non raggiungerà mai. Ellis ha compiuto un'operazione significativa, ma ovviamente scomoda. Ha tirato in ballo un mondo odiato, perchè sinonimo di presunzione, alterigia, depravazione, superficialità. Ma non lo fa con l'intento di insegnarci qualcosa, o di punire qualcuno. E questo a mio avviso è proprio la chiave giusta che permette a questo romanzo di sollevarsi dal rischio di cadere nel trash e nella banalità. Cattiva, volutamente cattiva la scrittura compenetra tutte le più brute sperimentazioni stilistiche, accarezzando le agonie formali e reali delle vittime/oggetto. A volte con repulsione o disgusto, altre volte con sopportazione e quasi compassione, il lettore non riuscirà mai ad immedesimarsi nel protagonista, dubbia invece la partecipazione dell'autore.
Resta un affresco a colori vivaci di un'epoca, distante nel tempo e nello spazio, dove il benessere cancellava ogni etica preoccupazione per la vita.
Un'esperienza che consiglio.