Dettagli Recensione
Adesso so chi è il Postino
Perché ho letto questo libro? Ancora me lo chiedo.
Ah, si! Perché durante una cena delle ultime feste sono stata oggetto di stupore e critica in quanto io, accanita lettrice, non ho mai degnato, della mia attenzione e e del mio gusto, un “cult” di una simile portata.
” Vedrai, vedrai, un libro introspettivo che ti farà riflettere sulla vera natura dell’animo umano…”.
Sarà. Ma io di introspettivo, per la fortuita durata di solo 120 pagine, ho notato semplicemente la mia crescente curiosità su come il testo possa essere stato ispirazione per una trasposizione cinematografica , che non ho visto e rispetto alla quale preferisco rimanere nel dubbio.
Un vecchio e rozzo greco, dunque, che, insieme alla giovane ed avvenente moglie Cora, si occupa della gestione di una diroccata pompa di benzina e del relativo ricovero con vitto e alloggio, a pochi chilometri da San Francisco. Vi giunge il ventiquattrenne Frank Chambers, zingaro di natura e dedito alla vita di strada. Tra Cora e Frank è passione immediata, del tipo che già dopo qualche ora lei chiede a lui di “staccarle” il labbro con un morso (e per una volta, ditemi voi, mi stavo tenendo lontana da storie di vampiri e mutanti!).
Insomma, di intralcio rimane solamente il vecchiaccio, che in tutta la sua rozza ingenuità a me è risultato persino simpatico.
Scrittura veloce e scarna, stile asciutto, trama inconsistente e che perde mano a mano di forma, contenuto via via angosciante ma privo di mordente.
Un romanzo che NON può essere:
- un giallo tinto di rosa: non c’è il mistero e neppure il delinearsi di una vera e proprio storia d’amore.
- un thriller psicologico: i personaggi non vengono approfonditi e ce ne sono di alcuni che compaiono come stelle comete e tu dici: embè!
- un noir con un risvolto romantico: perché essendo il noir un sottogenere del giallo con degli elementi riflessivi in più, credo che debba comunque sottendere al la soluzione di un crimine e ritorniamo per tanto al punto numero uno; ed il romanticismo il romanzo per intero non lo vede neppure da lontano.
A quale genere appartiene “Il postino suona sempre due volte”? Non lo so. Se qualcuno lo sa, lo ha letto, e magari lo ha pure apprezzato, che si pronunci. Rimango aperta a qualsiasi dialogo.
L’unico elemento chiaro che sono riuscita ad acquisire è stato il titolo: non comparendo nella vicenda nessun genere di postino, presumo che l’allusione sia al diavolo. Questo diavolo sempre un po’ cattivello che prima ti tenta col male e dopo torna a riscuotere.
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Commenti
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Però chissà, magari a qualcun altro piace.
Na noia per me :(...
Adesso mi sto beccando i baci scagliati da Alessandro ;)
Bravissima ciao
Thank you cara!! ;))
Drin drin. Chi è? E parte la battuta: Il postino suona sempre due volte, no? :))) A me è stata fatta!
O-o
Grazieeee!!!
p.s. Ma come ti devo chiamare adesso? :(
Amy/Éowyn
:)))))))))
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:-)