Dettagli Recensione
Accidenti a te, Sam Spade
Accidenti a te, Sam Spade! Con la tua sicurezza in ogni situazione, con il tuo affrontare sfrontatamente sia i pericoli che le donne, senza mai sottovalutarli, sei riuscito a sedurmi. E proprio come le protagoniste che ti affiancano, riesco ad amarti senza essere gelosa. Perché è impossibile essere gelose di Sam Spade, un investigatore privato che si trova alle prese con l'assassinio del suo socio, un intrico di situazioni in cui sa destreggiarsi come un contorsionista e una misteriosa statuetta che vale una fortuna.
L'autore è stato magistrale nel descrivere minuziosamente i particolari e le situazioni, riuscendo a rimanere "pudico" (le scene d'amore si fermano al bacio e riprendono il mattino dopo, così come le scene dei delitti non hanno particolari forti o macabri). In questo modo, "vedi" la scena nella sua completezza, come un film. Un film in bianco e nero, dove l'unica nota di colore sono le labbra delle protagoniste.
Personaggi costruiti magistralmente, con caratterizzazioni così spiccate da renderli tangibili. A chi non verrebbe voglia di sferrare un buon pugno a Dundy, mentre si sa che a Cairo basterebbe un bel manrovescio per finire al tappeto.
La trama, intricata quanto basta, ruota attorno ad un oscuro manufatto, che passa attraverso i secoli, finendo a Costantinopoli, Hong Kong, e San Francisco.
Che altro dire? Beh, arrivata alla fine, dopo aver letto pure l'indice, ho cercato a lungo un qualche meccanismo che facesse spuntare altre pagine. Accidenti a te, Sam Spade!
p.s. NON LEGGETE LA QUARTA DI COPERTINA!!! ROVINA IL GUSTO DEL LIBRO!!!
Cara Mondandori,
per cortesia, frusta a sangue l'autore della quarta! Se ti serve una mano, lascio il mio contatto alla Redazione...