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Soli con Scarpetta
In questa 19^ avventura, Patricia Cornwell sceglie nuovamente la narrazione in prima persona per raccontare una storia in cui Kay Scarpetta è l'unica e sola protagonista, relegango i familiari personaggi secondari (Benton Wesley, Marino e Lucy) a qualche capitolo nella parte finale. La storia è impregnata di suspance sin dalle prime pagine e procedendo con la lettura aumenta, la trama si modifica diventando una sorta di scatola cinese dove nuovi e vecchi delitti si intersecano. La narrazione è fluida e facile da seguire (nessun inserimento in blocco di personaggi), i riferimenti a procedure mediche o esami forensi sono brevissime e perfettamente inserite nella storia, a differenza di qualche libro passato in cui ci si trovava a leggere "manuali di istruzioni" di diverse pagine per qualsiasi nuova apparecchiatura utilizzata. Mi è piaciuto molto il fatto che Kay usi le sue conoscenze medico legali (facendo autopsie, esaminando reperti o analisi), il suo cervello e la sua capacità deduttiva cercando, in qualche modo, di allontanarsi dall'onnipresente e onnipotente tecnologia che ormai aveva preso il sopravvento. In qualche modo la Cornwell ci restituisce il personaggio di Scarpetta, come l'abbiamo conosciuto agli inizi, con fragilità e forza in entrambi gli ambiti, personale e professionale. Unica raccomandazione..dato che ci sono diversi riferimenti ad Autopsia Virtuale, per godervelo pienamente vi consiglio di leggerli in sequenza.
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