Dettagli Recensione
Kashwak=No-Fo
Leggere critiche e delusioni su questo "Cell" mi hanno spinto in maniera istantanea alla lettura. Sarà che sono partito "con il cuore in pace" o sarà che la scrittura di Stephen King (il suo marchio traspare forte e chiaro su ogni riga) ti cattura sempre e comunque, poco importa quanto la storia sia più o meno buona, fatto sta che "Cell" mi è piaciuto, moderatamente certo, ma piaciuto.
Certo il paragone con i cavalli migliori dello scrittore è impari, con "Cell" King sembra tornare su vecchi e splatterosi inizi ma è comunque ben radicata l'evoluzione che lo ha reso ciò che è.
Tempo una paginetta e mezza e siamo già completamente dentro la storia, tutto avviene velocemente, siamo subito dentro il disastro e i segreti non sono mai celati per troppo tempo. Mi sono trovato in più di una occasione abbastanza "angosciato", ho pensato a diverse soluzioni durante la lettura (per quanto non fossero realmente ben precise) ed erano tutte possibile conseguenze della storia (che da un lato per come è svolta è prevedile ma dall'altro lascia aperto un bel varco all'immaginazione).
Non si fa fatica ad entrare in confidenza con i pochi protagonisti, la classica bella squadra di gente qualsiasi che si ritrova di fronte ad un qualcosa di totalmente inaspettato e tragico. Di contorno non mancano le solite figure "colorite" dello scrittore, mi vengono in mente il leader dei cosiddetti "cellulati", la famiglia del protagonista principale Clay e il signor Ricardi.
Come d'abitudine con King l'inizio è più spettacolare della conclusione (semplice ma tanto tanto intensa), lui è sempre bravo a farti immaginare i diversi scenari, ma in questo caso non sembra solo immaginare perfettamente le cose, sembra quasi che sia li a vederle per raccontartele in ogni minimo particolare (e non è mai facile immaginare in maniera così precisa avvenimenti apocalittici).
Indicazioni utili
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- no