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Il college delle brave ragazze
 
Il college delle brave ragazze 2011-12-20 14:52:48 Sara S.
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4.0
Stile 
 
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Sara S. Opinione inserita da Sara S.    20 Dicembre, 2011
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Le brave ragazze rischiano di andare all'inferno

Se volete leggere un thriller che vi terrà sulle spine fino all'ultimo, ultimissimo momento, vi dico già che questo libro farà al caso vostro. Io prima di affrontarne la lettura ne ero molto incuriosita a causa del titolo. Adoro i romanzi ambientati nei college e mi ero già ricreata nella mente un'idea tutta mia di come sarebbe stata la trama di questo libro. Inutile dire che la mia idea era del tutto sbagliata e che inizialmente ne sono rimasta un po' delusa. La storia comincia infatti in maniera non troppo originale. Io avrei preferito che l'ambientazione fosse stata tutta all'interno del college e che i fatti narrati si svolgessero con ordine, mi sarebbe piaciuto addentrarmi a poco a poco nelle dinamiche del istituto scolastico e solo successivamente provare brividi di paura al pensiero di un misterioso assassino che vi si aggirava. Invece il libro inizia in stadio avanzato, con gli omicidi già avvenuti e la polizia che indaga. Insomma, sembra uno dei classici thriller di indagini con la polizia protagonista. Proseguendo con la lettura però mi ci sono appassionata, perché il caso è particolarmente intricato, e vi è di mezzo una ragazza trovata sul luogo del delitto e totalmente traumatizzata che potrebbe far prendere all'indagine una nuova svolta. E qui entrerà in scena anche la figura più importante di tutto il libro: lo psicologo a cui è affidata la ragazza, il cui compito è quello di riuscire a farla parlare per scoprire come sono andate le cose. Nonostante il disappunto iniziale sono stata contenta di scoprire che la storia è orientata verso il thriller psicologico, genere che io preferisco nettamente al thriller classico.
Per ovvie ragioni non vi svelo nulla di più sulla trama, però sappiate che nel complesso è stato un romanzo che mi ha molto colpita, una lettura interessante, a tratti parecchio inquietante e con delle scene che mi sono rimaste particolarmente impresse per la loro crudezza. Se siete impressionabili vi consiglio di starne lontano, a meno di non voler passare qualche notte in bianco a rivivere le azioni più cruente. Io durante la lettura non mi sono impressionata però ammetto che stanotte ho sognato una di quelle scene e, svegliatami di soprassalto, non sono più riuscita a riaddormentarmi.
Lo stile di scrittura dell'autrice è parecchio incisivo, capace di fare immaginare con estrema precisione al lettore tutto ciò che accade, sembra quasi di vedere un film. La narrazione però non scorre per niente con ordine cronologico, ci sono moltissimi flashback, ricordi e repentini ritorni al presente. Questa caratteristica non lo rende molto fluido, specialmente nelle prime cento pagine, quando ancora non si è presa confidenza con la storia e i suoi personaggi, alcuni passaggi rimangono poco chiari. Io ho dovuto più volte tornare indietro a leggere alcune pagine per riuscire a capire tutto correttamente, ma poi, dopo che sono entrata in sintonia con i ritmi narrativi, tutto è risultato più semplice. I tasselli del puzzle dell'intricato mistero che si cela all'interno del romanzo andranno al loro posto soltanto nell'ultimo capitolo, ma prima di arrivare a leggerlo il lettore sarà messo a dura prova da una quantità incessante di nozioni, colpi di scena, sorprese di tutti i tipi che saranno pronte e smentire tutto ciò che ormai sembrava appurato. Più volte nella mia mente ho formulato frasi del tipo "Ma dai, vuoi vedere che la soluzione è così semplice?" oppure, "Ma no, non può essere così, e se invece fosse l'esatto contrario?". Più volte sono arrivata ad etichettare la soluzione come semplice, scontata, per poi dovermi sempre ricredere. Il finale, anche se non ha appianato completamente tutti i dubbi che mi ero creata, mi ha lasciata letteralmente senza fiato. Forse non un capolavoro, ma agli amanti del genere lo consiglio caldamente.

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