Dettagli Recensione
Il fascino del terrore
I riferimenti a Edgar Allan Poe sono tanti, a cominciare dal nome del protagonista, un chiaro omaggio all'autore di racconti horror per eccellenza. Tuttavia lo stile di Priestley è ben lontano da quello del maestro, al quale è stato superficialmente paragonato, come avviene spesso.
I racconti sono belli, un pò prevedibili per una mente già allenata e matura, ma intrisi di quella malinconia e quell'oscurità che spaventano ma al contempo affascinano i ragazzini.
Non è chiaro, invece, se Edgar sia davvero così ingenuo come sembra o se si rifiuti di riconoscere quello che al lettore appare chiaro ed evidente sin dalle prime pagine sul conto dello zio e della sua strana e rumorosa casa.
"Le terrificanti storie di zio Montague" è un libro da gustare nelle sere autunnali o, ancora meglio, nei pomeriggi invernali, magari seduti accanto al camino (o a una stufa, per chi non possiede il fascino del primo).