Dettagli Recensione
Accattivante
J.B. Adamsberg nella sua forma migliore, centro gravitazionale di storie piccole e grandi, arcane e quotidiane, direi nella piena ed ormai accettata consapevolezza che le proprie virtù appartengano ad una indeterminatezza solo apparente: perchè non giudica mai ma assorbe tutto di chi gli sta di fronte; non si sottrae alla propria incapacità di cogliere immediatamente il contesto, il razionale, l'evidenza, anzi accetta questa debolezza e si affida a collaboratori dotati di menti e strumenti logiche ed equilibrati ma, in fondo, ciechi di fronte ad incoerenze decisive che nascondono personalità anche mostruose.
Lui le sente quasi fossero un ostacolo sotterraneo che rende difficoltoso lo scorrere naturale del flusso indistinto di pensieri e sentimenti provocati dalle storie alle spalle delle persone che incontra. Così, come per lui è necessario questo contatto con la realtà, altrettanto irresisitibilemente attratte da lui sono le persone che lo incontrano, che devono per forza avvolgerlo del proprio sentire e delle loro ragioni.
La ricerca dell'intralcio è come un ballo dal ritmo lento, dolce e magnetico(avete presente "Dancing" di Elisa?), come gli indimenticabili paesaggi color pastello dell'incantata Normandia nella luce piena dell'estate.