Dettagli Recensione
i personaggi mancano di spessore
l'ombra del vento è sicuramente un discreto libro nel complesso, ho apprezzato lo stile dell'autore e la sua capacità di rendere le atmosfere,ed i luoghi, pur essendo talvolta troppo prolisso. ciò che non ho apprezzato è la mancata caratterizzazione dei personaggi. non si capisce cosa muova i protagonisti.
in primis c'è daniel che dopo il ritrovamento del libro inizia la sua ricerca, mette a rischio la sua stessa vita e quella di chi gli sta attorno, perchè? l'autore non si prende la briga di motivare questa ossessione, così come non si prende la briga di motivare l'odio di Fumero, un odio assoluto e totale verso gli ex compagni di classe. Fumero è solo odio e cattiveria, senza nessuna sfumatura, senza nessuna spiegazione, è un personaggio senza dimensione, pare avere il solo scopo di essere un antagonista.
in questo romanzo molti personaggi agiscono in modo molto poco verosimile, tutti annullati dalle proprie ossessioni, senza che ci sia mai una spiegazioni del perchè agiscano in modo tanto assurdo.
nel libro ci sono 2 gravidanze, quella di Penelope e quella di Bea, entrambe diagnosticate dopo pochi giorni dal rapporto sessuale in modo quasi divinatorio da un medico! Anche per quello che riguarda Penelope ho trovato la trama veramente lacunosa, la sua misteriosa scomparsa è sicuramente funzionale alla trama, ma anche qui credo che l'autore potesse sforzarsi un pochino di più. La ragazza viene rinchiusa e nutrita (visto che fino al parto sopravvive), ma poi durante il parto è abbandonata e nessuno la assiste.
il libro, costruito come un giallo, muove la curiosità, c'è la voglia di girar pagina per sapere cosa succederà. l'autore è sicuramente brava nel creare la suspance, ma nel complesso trovo questo libro abbastanza limitato. sguazza all'interno del proprio genere senza preoccuparsi troppo.
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per quello che riguarda l'ambientazione, come ho già detto, trovo il romanzo nel complesso ben fatto. la barcellona descritta nel libro, cupa e disperata, spesso in bilico sul nulla, pur nel suo irrealismo esprime bene le ferite di quel periodo. barcellona ha molto patito durante la guerra civile e durante la dittatura, dittatura che ha tentato di annullarla ed umiliarla; tutte sensazioni che il libro riesce a trasmettere. a mio avviso, infatti, barcellona è l'unico personaggio di questo libro ben riuscito!
per il resto c'è troppo! tutto insieme e mal assemblato, abbozzato... la trama in sè, ha tanti buoni spunti, ma, a mio avviso, è sviluppata in modo troppo superficiale!
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