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Primo volume di una trilogia per ragazzi che vede protagonista Pascal un adolescente che scopre di essere il Viaggiatore ovvero il prescelto capace di viaggiare tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Per mantere invariati gli equilibri tra bene e male, nel mondo dei vivi piomba un crudele e potente vampiro che causa terrore in città.
La storia è ambientata in Francia, scritto in terza persona, capitoli brevi, troppi punti vista e cambiano troppo repentinamente. Lo stile di scrittura è semplice ma l'autore tende a raccontare situazioni e ripete concetti di cui si potrebbe fare a meno, appesantendo così il libro (Effettivamente la tentazione di abbandonarlo è molto forte soprattutto nella prima metà).
Graficamente la copertina è accattivante e la trama è insolita ed originale ma ci sono molti cliché, i personaggi potevano essere interessanti ma risultano piatti e prevedibili (non sono riuscita ad immedesimarsi in nessuno di loro). Forse giusto qualcuno di salva.
Pascal è un adolescente timido ma in realtà è tremendamente insicuro. Il migliore amico è un secchione, appassionato di computer e di giochi di ruolo ed infine l'immancabile amata divisa tra l'amore e l'amicizia ma mi fermo qui.
La visione del vampiro è molto classica ma per quanto riguarda i comportamenti li ho trovati assurdi.
E' facile fare accostamenti all'Inferno dantesco a cominciare da Beatrice, l'anima che accomapgna Pascal nel suo viaggio ma potrei andare avanti.
La tensione che manca per quasi tutta la prima parte del romanzo finalmente comincia ad essere un po' più tangibile ma niente di eccezionale, invece sono le ultime pagine ad essere più fluide e intriganti.
Il finale risolve qualcosa ma lascia molte (forse troppe) questioni in sospeso, gettando così le basi per il sequel.
E' un peccato perché poteva essere davvero un buon libro.
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