Dettagli Recensione
Il buio dell'anima
"Benvenuti alla Waldklinik
Clinica specializzata in psichiatria, psicoterapia e psicosomatica."
In altre parole “Benvenuti all’inferno”, avrebbe potuto aggiungere l’autore. Perché tutti i luoghi deputati alla cura delle malattie mentali, sono un po’ un inferno. La follia affascina e terrorizza, fiumi di inchiostro si sono spesi su questo argomento. E questo romanzo non è da meno. Affronta, come un giallo, il tema della follia, ce la fa vivere e toccare con mano, anche se non ce ne rendiamo conto fino alla fine. E questo è il pregio del romanzo, che ci conduce nei meandri del buio, quello profondo, che prende l’anima e la rapisce. Questo succede alla protagonista Ellen, che lavora in un ospedale psichiatrico, che giornalmente ha a che fare con l’umanità reietta, con gli alienati, come si chiamavano un tempo i pazienti psichiatrici. E il buio della mente si trasforma in buio dell’anima, quella che oscura l'essenza dell'uomo. Un fatto banale scatena una serie di eventi e il ritmo del romanzo diventa crescente, fino alla fine, quando il cerchio si chiude.
Un romanzo bello e scorrevole, che ci fa sentire “l’odore” della paura, e,quando finiamo di leggerlo, ci fa tirare un sospiro di sollievo. Perché noi non siamo pazzi!
“Chi dunque curerà coloro che si ritengono sani? L.A.Seneca”